I modelli di Giovanni Sacchi per l'apertura dell'Adi Design Museum

Selezionati alcuni dei lavori più famosi del progettista sestese, scomparso nel 2005: dallo spremiagrumi Kartell alla caffettiera Alessi, fino al disegno originale del Tratto Pen

Alcuni modelli di Giovanni Sacchi

Alcuni modelli di Giovanni Sacchi

Laura Lana Sesto San Giovanni (Milano), 11 febbraio 2021 – I lavori di Giovanni Sacchi, principe dei modellisti, inaugureranno la mostra di apertura dell’Adi Design Museum – Compasso d'Oro, prevista a Milano in primavera. In esposizione andranno alcuni dei modelli più famosi realizzati dal Sacchi, uno dei professionisti più apprezzati dai designer di tutto il mondo. Ci saranno le macchine da cucire Mirella-Nizzoli-Necchi, lo spremiagrumi Colombini-Kartell, il disegno originale del Tratto Pen, la Caffettiera 9090-Sapper-Alessi, il disegno tecnico originale della bibicletta Zoombike-Sapper e quelli delle Posate Nuova Milano-Sottsass-Alessi, i modelli in legno e cucchiaio in acciaio delle Posate Dry-Castiglioni-Alessi.

“L’Archivio di Sesto San Giovanni dedicato a Giovanni Sacchi, uno dei più importanti prototipisti e modellisti del design e dell’architettura in Italia, unito all’Archivio dell’Adi, costituirà un nucleo di grande attrazione per il pubblico di ricercatori, studenti e studiosi del design italiano – dichiara Luciano Galimberti, presidente Adi –. Allo stesso tempo lo Spazio Mil dedicato alla Bottega Sacchi si presta a essere sede ideale per iniziative di approfondimento e di confronto pubblico sui temi del design e la connessione con l’opera del maestro".

Nato a Sesto San Giovanni nel 1913, Giovanni Sacchi dal 1948 ha collaborato con i maggiori progettisti italiani, come Achille Castiglioni, Marcello Nizzoli, Aldo Rossi, Ettore Sottsass e Marco Zanuso. Scomparso nel 2005 ha lasciato il suo laboratorio, con i suoi tavoli e attrezzi del lavoro, oltre a una miriade di prototipi, modelli e bozzetti al Comune di Sesto, che li conserva all’interno del Museo dell’Industria e del Lavoro, chiuso dalla scorsa estate e in cerca di un nuovo futuro. “Con l'amministrazione di Sesto stiamo lavorando per riunificare la collezione e valorizzare la Bottega Sacchi con eventi di prestigio in collaborazione con Adi e altri attori del mondo culturale nazionale – annuncia Osvaldo Sacchi, figlio di Giovanni -. La mostra è un'opportunità importante sia per Sesto che per Milano. Un ponte culturale tra il Museo del Lavoro di Sesto e il Museo del Compasso d'Oro per valorizzare al meglio sia i modelli sia i documenti della storia di oltre 60 anni di attività di mio padre”.

La mostra di apertura del Museo del Compasso d'Oro presenta una significativa selezione delle oltre 350 opere insignite, dalle ventisette giurie internazionali, con il Premio Compasso d’Oro Adi, le opere che compongono la collezione costituiscono e testimoniano, di fatto, l’eccellenza del design italiano degli ultimi settant’anni, con oltre 2000 menzioni d’onore.  

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