Milano, truffe nelle aste giudiziarie: un arresto e sequestro di beni per 220mila euro

Contestati i reati di truffa aggravata, appropriazione indebita e falsa attestazione a pubblico ufficiale

Indagini della Guardia di finanza di Milano

Indagini della Guardia di finanza di Milano

Milano, 24 giugno 2020 - I finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere e un decreto di sequestro preventivo per oltre 220mila euro nei confronti di un professionista che operava nel settore delle aste giudiziarie bandite dal Tribunale di Milano.

All'arrestato, nell'inchiesta dei pm Bianca Baj Macario e Carlo Scalas e dell'aggiunto Eugenio Fusco, sono stati contestati reati di truffa aggravata, appropriazione indebita e falsa attestazione a pubblico ufficiale e sono state, inoltre, eseguite perquisizioni presso i domicili e i luoghi nella disponibilità di tre persone che hanno agito in concorso col professionista. Le indagini, scaturite delle querele presentate da numerosi soggetti, hanno permesso di scoprire come il professionista, presentandosi come intermediario tra i potenziali acquirenti e l'Ufficio delle aste giudiziarie, abbia posto in essere, assieme ai presunti complici, attività fraudolente ai danni dei clienti interessati alle diverse aggiudicazioni.

Le truffe, realizzate anche attraverso operazioni di alterazione degli atti emessi dal Tribunale di Milano (come la sostituzione dei codici Iban per i versamenti da parte degli aggiudicatari delle aste), ha consentito agli indagati di dirottare illecitamente sui propri conti correnti ingenti somme di denaro destinate alle procedure d'incanto.

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