"Siti a rischio e procedure, serve più trasparenza con i cittadini"

"Condividere coi cittadini i protocolli di sicurezza, la mappa delle aziende a rischio e le procedure di evacuazione da seguire, in caso di emergenza". È questo il senso di una mozione che, presentata dal Pd e in discussione nella due giorni consiliare di oggi e domani, riaccende i riflettori, a tre settimane esatte dall’accaduto, sull’incendio alla Nitrolchimica. La ditta che si occupa di solventi e di smaltimento dei rifiuti pericolosi è stata distrutta da un violento rogo il 7 settembre, con tre dipendenti feriti e una serie di esplosioni a catena. Nell’immediatezza del fatto, un’ampia area della zona industriale è stata evacuata, mentre ai residenti delle frazioni di Civesio e Sesto Ulteriano, 8mila persone in totale, è stato suggerito di rimanere in casa con le finestre chiuse con la raccomandazione di spegnere anche gli impianti di condizionamento. Nei giorni successivi al disastro, le indagini ambientali di Arpa hanno fugato il timore di un rilascio di sostanze tossiche nell’aria, ma "l’episodio ha generato forte preoccupazione e non può essere archiviato senza un approfondimento – rimarca il consigliere comunale Mario Oro, primo firmatario della mozione –. E’ necessario informare i cittadini rispetto ad una mappa del rischio e mettere a conoscenza gli abitanti di Civesio e Sesto Ulteriano delle procedure da seguire, in caso di emergenza. Sul territorio insistono numerose aziende, comprese quelle che, pur non rientrando nella normativa Seveso, sono potenzialmente pericolose".

La richiesta dei dem riguarda la condivisione del piano della Protezione Civile "necessario per legge anche in presenza d’industrie non incluse nella normativa Seveso". E se il documento presenta aspetti troppo tecnici e poco divulgativi, "lo si traduca in un vademecum comportamentale, con alcune semplici regole ad uso di tutti i cittadini". Anche l’aspetto della comunicazione, a detta del Pd, va perfezionato con informazioni e canali che, in caso di bisogno, possano raggiungere rapidamente anche le categorie disconnesse dai social, prima di tutto gli anziani.

Alessandra Zanardi