Sfrattato dal chioschetto: "Da qui non me ne vado"

Il fiorista davanti al cimitero è in arretrato con il canone. Al Comune ha presentato. un piano di rientro

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Non ha nessuna intenzione di lasciare il chioschetto dei fiori. Claudio Santonocito (nella foto) è stato raggiunto nei giorni scorsi da un provvedimento di sgombero, perché in arretrato con i canoni di locazione del locale che utilizzava per vendere i fiori davanti al cimitero di via Fanti. Provvedimento che lo ha messo in ginocchio. Dopo due anni di pandemia e difficoltà enormi per tirare avanti, ci mancava lo sfratto. Nonostante il provvedimento del Comune, ha deciso di rimanere a vendere i fiori da abusivo rischiando di essere sgomberato coattivamente con l’intervento della forza pubblica. È rimasto chiuso un paio di giorni, ma poi è tornato nel posto dove ha sempre lavorato.

"Non me ne andrò mai da questo posto – ha detto – prima di me c’era mio padre e la mia famiglia intera, adesso mi trovo nella situazione di non avere alternative. Ho presentato al Comune un piano di rientro che mi permetterà, entro pochi mesi, di ripianare il debito che ho accumulato. Ma non mi è stata data alcuna risposta".

Il chioschetto davanti all’ingresso principale del cimitero è storico a Magenta. Claudio spiega che, se si sta comportando in questo modo, è perché non ha altre possibilità. Vuole semplicemente dire ai magentini che le sue intenzioni di riaggiustare le cose ci sono. Auspica però che, dal Comune, gli vengano incontro e lo aiutino. Almeno per un breve periodo, come ha programmato nel piano di rientro.

"Cosa dovrei fare? Ditemelo voi, perché io non saprei proprio come comportarmi arrivato a questo punto – commenta –. Se mi trovano un’alternativa o un lavoro che potrei fare allora ben venga. Lascerò il chioschetto e mi metterò a fare altro. Basta che mi facciano una proposta, altrimenti da questo posto non mi muovo".

Graziano Masperi

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