Nel salotto (infinito) di Paullo

Commercianti e cittadini sul piede di guerra per i cantieri in ritardo. "I negozi ne risentono"

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di Alessandra Zanardi

Due anni di lavori per riqualificare il centro storico, "non vediamo l’ora che sia finita". Cresce il malcontento per le lungaggini legate al restyling del salotto cittadino, la zona compresa tra piazza Libertà e via Mazzini che da luglio 2020 è interessata da un’operazione di sistemazione e abbellimento. L’intervento, voluto dal Comune, è finanziato con fondi regionali e ministeriali. Tra le difficoltà di approvvigionamento dei materiali edili e la crociata promossa da un gruppo di cittadini per cercare di salvare alcune piante presenti nell’area di cantiere, i lavori hanno subìto intoppi e ritardi. E il centro del paese è ancora punteggiato di transenne, inaccessibile in più parti. Tra i residenti non manca il malumore e i commercianti lamentano contraccolpi sulle loro attività.

"Un domani ci sarà una bellissima piazza, è giusto portare miglioramento e progresso. Ma tempi così lunghi creano disagi e scomodità. Tra i miei clienti, più di uno si lamenta", dice Wanida Pavan, edicolante in piazza Libertà. "C’era davvero bisogno di una riorganizzazione della viabilità, che ha anche sottratto una quota di parcheggi – si chiede Gianluca Toti, titolare dell’omonima trattoria a due passi dall’area interessata dai lavori -? Alcuni clienti, che raggiungevano la zona in auto, non vengono più: costretti a fare più volte il giro dell’isolato prima di riuscire a posteggiare, preferiscono desistere".

Transenne e restringimenti della carreggiata creano difficoltà "in una zona nevralgica, dove hanno sede servizi importanti, come il Comune e la banca – osserva Monica Abbattista, titolare di una camiceria artigianale –. Le più penalizzate sono le persone in carrozzella. E non si sa per quanto ancora ne avremo: non c’è nessuna comunicazione in merito alla fine dei lavori".

Il Comune, dal canto suo, non ci sta a salire sul banco degli imputati. L’esposto presentato da alcuni cittadini per cercare di salvare dall’abbattimento un gruppo di tigli "ha imposto ai lavori otto mesi di fermo, decisi dalla Procura", precisa il sindaco Federico Lorenzini, che ricorda inoltre i problemi legati, "anche sull’onda della guerra in Ucraina, all’approvvigionamento e agli aumentati costi dei materiali". Al termine dei lavori, il centro di Paullo sarà più verde e accogliente, con un manto erboso dove un tempo c’era solo cemento.

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