Natalia, una russa a Milano. Passaporto rubato e ritrovato. "Sogno di trasferirmi qui"

La ragazza di 26 anni è in città con un visto turistico e a giorni dovrà ritornare nel suo Paese: "Voglio conquistare il permesso di soggiorno. La guerra? Siamo tutti uomini, dobbiamo vivere in pace"

 

A Milano è arrivata poco più di un mese fa e ha già preso, a malincuore, il biglietto per tornare in Russia. "Qui non posso restare, almeno per ora. Perché ho solo il visto turistico. Ma il mio sogno è trasferirmi per sempre, prima o poi: amo questa città". Natalia Derbedeneva ha 26 anni ed è residente a San Pietroburgo "anche se la mia città di origine – precisa – è Chelyabinsk", sulle pendici orientali degli Urali. Parla un italiano perfetto "perché in Russia ho studiato lingua inglese e italiana per diventare traduttrice", spiega. "Mi darò da fare per realizzare il mio sogno". Intanto ha rischiato di restare bloccata in Italia perché "il passaporto mi è stato rubato. Non posso fare nulla senza quel documento, nemmeno tornare al mio Paese". Ma per fortuna lo ha ritrovato "grazie a una persona che lo ha raccolto per strada e me lo ha fatto avere. Non so chi sia ma non smetterò mai di ringraziarla".

Era la sera dell’11 novembre quando la ragazza ha subìto il furto in zona corso Como, tra le zone di movida della città, dove era andata insieme ad alcuni amici. "Io non sono abituata a utilizzare la borsa ma quel giorno ne avevo una con dentro il passaporto e appena tre euro. L’ho lasciata dentro la macchina parcheggiata, ben nascosta. Al ritorno il finestrino era rotto e la borsa sparita. Ero disperata per aver perso il passaporto". Si è rivolta al Consolato "ma non poteva aiutarmi, almeno in tempi brevi. E io devo tornare in Russia perché il visto è in scadenza". Colpo di scena: "Una persona ha trovato il mio passaporto e lo ha consegnato a un ristorante. Poi sono stata contattata e ho riavuto il mio documento".

Sabato tornerà in Russia ma non vede l’ora di rientrare a Milano per restare. Cinque anni fa ha messo piede per la prima volta in città e se ne è innamorata. "Vorrei trovare un lavoro, indispensabile per avere il permesso di soggiorno: sono disposta a lavorare come cameriera o receptionist in un hotel. Poi, chissà, magari un giorno riuscirò a diventare una guida turistica o una traduttrice".

A una russa a Milano non si può non domandare cosa pensi della guerra in corso. "Io cerco di immedesimarmi in tutti: capisco il punto di vista del mio Paese e quello degli altri. Ma tutti noi siamo uomini e dobbiamo vivere insieme, in pace. Mi auguro che la guerra finisca il prima possibile".

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