Cusano Milanino, l’ereditiera ubriaca sotto casa dell’omicida

Torna alla ribalta la protagonista del delitto del Milanino. Su un’automobile di lusso con la musica a tutto volume

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Cusano Milanino (Milano), 20 aprile 2020 - Il velo di silenzio sul caso dell’omicidio di Beppe Alessio, il 42enne cusanese morto al termine di una lite per motivi di gelosia nella villa di Milanino della sua ex compagna, era calato la scorso autunno quando Paolo Minolfi, il tassista 37enne accusato di omicidio, era stato messo ai domiciliari in attesa del processo.

L’altra notte, i nomi di alcuni dei protagonisti sono tornati alla ribalta per un caso singolare. La donna contesa dai due uomini, un’ereditiera di 43 anni, che vive nella villa di Milanino, è stata bloccata dai carabinieri in un parcheggio di Paderno, sotto la casa dove Minolfi è appunto ai domiciliari. La donna è arrivata a bordo di un’auto di lusso. Era ubriaca ed ha cominciato a infastidire i residenti tenendo la musica ad alto volume e ripetendo in continuazione una canzone il cui ritornello diceva "non ci avete fatto niente".

I militari hanno faticato a riportare la donna alla ragione e a convincerla a tornare a casa. La situazione si è sbloccata solamente dopo le 2. Per lei sono scattati il sequestro della vettura e la denuncia per guida in stato d’ebbrezza, oltre che per la violazione delle norme sul Covd-19.

La donna e il tassista padernese avevano una relazione in corso nel momento in cui si è consumata la lite che è stata fatale ad Alessio. Da quel momento non si sarebbero più né visti né sentiti. L’indagine sul delitto è molto complessa, occorre ricostruire tutti gli attimi della lite. Compiute diverse perizie. Il legale di Paolo Minolfi, l’avvocato Massimiliano Lanci, ha sempre puntato al riconoscimento della legittima difesa. 

 

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