Milano, figlia di magistrati investe medico. Sala: "Fiducia completa in Ciacci"

Il comandante: gli agenti hanno operato correttamente

 Da sinistra il comandante della polizia locale di Milano Marco Ciacci e il sindaco Giuseppe Sala

Da sinistra il comandante della polizia locale di Milano Marco Ciacci e il sindaco Giuseppe Sala

Milano, 14 novembre 2018 - «Nessun caso Ciacci». Il sindaco Giuseppe Sala difende il comandante della polizia locale a seguito delle polemiche, scatenate da un comunicato dell’Usb e dai post del comitato pro ex comandante Antonio Barbato, sull’intervento di Ciacci sul luogo dell’incidente costato la vita al 61enne Luca Voltolin e per il quale risulta indagata per omicidio stradale la conducente dello scooter Alice Nobili, figlia dei magistrati Alberto e Ilda Boccassini. «Ovviamente interpreta il suo ruolo – ha aggiunto il primo cittadino –. L’ha sempre fatto al meglio ed è inutile che ci nascondiamo: queste sono polemiche montate ad arte per destabilizzare la fiducia in Ciacci. Il punto è che la mia fiducia in Ciacci è più che completa, per cui andiamo avanti con estrema tranquillità». Intanto, ieri si è tenuto l’incontro sull’argomento tra la vicesindaco Anna Scavuzzo e i sindacati dei vigili.

Il segretario del Sulpm Daniele Vincini ha definito «corretto» l’operato dei colleghi intervenuti in viale Montenero il 3 ottobre e invitato tutti a concentrarsi «sui veri problemi della categoria». Cioè? «Quelli per i quali abbiamo proclamato sciopero – prosegue –. A cominciare dall’introduzione del badge, che riteniamo offensivo e inutile: noi non siamo furbetti del cartellino, noi li arrestiamo i furbetti del cartellino». Una battaglia che va al di là del nuovo modo di rilevare la presenza: «Vogliamo essere equiparati alle altre forze di polizia, visto che ne svolgiamo i compiti». Venerdì è in programma l’assemblea per discuterne. Dal canto suo, Scavuzzo, dopo aver assicurato la correttezza delle procedure, ha stigmatizzato le accuse arrivate nelle ultime ore: «Bisogna fare molta attenzione a non gettare ombre sull’attività della polizia locale che non se lo merita».

Nel comunicato di Usb si parlava pure di un intervento dei ghisa per un furto nell’abitazione «di un alto dirigente del Comune (il dg Christian Malangone, ndr)». Un intervento sul quale ha sollevato dubbi il delegato del Csa Orfeo Mastantuono, che ritiene «anomala» la presenza di ghisa per un simile reato: «Bisogna aprire un tavolo con l’amministrazione per chiarire una volta per tutte quali sono i nostri compiti». Un intervento giustificato, secondo Scavuzzo, dalla pericolosità della situazione, con i ladri ancora in casa. Ciacci, in collegamento telefonico, ha chiosato: «La polizia locale ha operato correttamente, prestando la dovuta attenzione alla sicurezza delle persone e degli operatori».

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