Educazione stradale per tutti

Guia

Biscaro*

Il monopattino elettrico va promosso per praticità del mezzo, semplicità di utilizzo,occupazione di suolo bassissima, intermodalità (collegamento tra trasporto pubblico e destinazione finale), anche come alternativa allo spostamento pedonale o ciclabile. La sua diffusione sta però evidenziando alcune criticità: scarsa consapevolezza del rapporto vantaggirischi da parte di chi lo usa; eccessiva velocità a fronte di una presenza fisica minima, anche sui marciapiedi, dove sarebbe vietato, e nelle aree pedonali, dove dovrebbe secondo norma avvenire a velocità ridotta; circolazione nel traffico, dove ‘l’assimilazione dei monopattini alle biciclette assunta dalla normativa è solo formale. Inoltre, non si tratta di mobilità attiva (che è quella che Fiab Milano Ciclobby vuole sviluppare), quindi non rientra nelle modalità di uno spostamento salutare e utile al benessere fisico. Che soluzioni adottare? Propongo una riduzione della velocità massima di questi mezzi a 1518 kmh (insieme alla riduzione automatica a 6 kmh nelle aree pedonali). Sensibilizzare gli utilizzatori affinché siano consapevoli di guidare un mezzo su strada e non un giocattolo. Educazione stradale a partire dalle scuole. Educare alla conoscenza delle regole che valgono per tutti i mezzi che si muovono sulle strade. Ma anche educare gli automobilisti al rispetto nei confronti degli utenti più deboli; non dimentichiamoci mai che i mezzi più pericolosi e micidiali che circolano sulle strade sono i veicoli a motore.

*Presidente FIAB Milano Ciclobby Vazzana

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