Donne e lavoro. La parità è ancora lontana

L'Istat ha diffuso i dati relativi all'occupazione a dicembre 2020: la pandemia aumenta le disparità di genere

Donne al lavoro nel settore tessile

Donne al lavoro nel settore tessile

Rosa

Pozzani*

 Istat ha diffuso i dati relativi all’occupazione a dicembre 2020.

Il quadro che ne emerge è allarmante: la pandemia aumenta le disparità di genere. Il mondo del lavoro nel solo mese di dicembre perde quasi il 99% di donne contro l’1% di uomini. Su 101 mila nuovi disoccupati causa Coronavirus, 99 mila sono donne. Numeri tragici per tutti, non solo per le donne, ma anche per gli uomini in apparenza con meno problemi, ma per i quali quelle donne rimaste senza lavoro sono mogli, madri, figlie, sorelle. Preoccupa ancor di più il crollo, che riguarda quasi esclusivamente il mondo femminile, tra disoccupate o inattive. Se c’era qualche dubbio su quanto la pandemia stesse amplificando le diseguaglianze sociali, la conferma arriva da questi numeri.

A far la differenza, il tipo di occupazione che riguarda il mondo femminile, ma non solo. La donna è impiegata per lo più nel settore dei servizi, come quello domestico, della ristorazione o ancora nella sanità, spesso con contratti part-time che danno poca sicurezza e stabilità. Il Covid sta mettendo in risalto disuguaglianze economiche, sociali e di genere preesistenti.

In alcuni casi questo aumento della disoccupazione femminile può essere indice di un aumento delle cosiddette relazioni tossiche a cui alla dipendenza affettiva va a sommarsi la dipendenza economica nei confronti del partner. Su questo dato va fatta una profonda riflessione per evitare di dover affrontare ulteriori e più gravi problemi soprattutto in questa pandemia.

Le donne vengono pagate meno (nonostante abbiano risultati scolastici migliori), promosse meno, assunte meno (il tasso di disoccupazione femminile è superiore a quello maschile di 19.1 punti percentuali), licenziate di più (rispetto al 2019 il 3.2% in più delle donne hanno perso il lavoro, mentre per gli uomini solo l’1%). Tuttavia le donne lavoratrici hanno un carico di lavoro maggiore, maggiore resilienza ed elasticità nell’affrontare i cambiamenti organizzativi derivanti dall’emergenza sanitaria.

La parità di genere non è ancora raggiunta, c’è ancora molto da fare.

*Coordinatrice Azzurro Donna

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