"Convocata per il vaccino e rimandata a casa senza"

La protesta di Miriam Galimberti, educatrice della materna di Cernusco: mi sono alzata all’alba per essere a Sesto alle 8 e con altri ho atteso invano

Migration

di Barbara Calderola

Convocati per il vaccino e rispediti a casa: le dosi non ci sono. Sconcerto e rabbia per 15 insegnanti dell’hinterland alla Multimedica di Sesto rimasti senza iniezione. Ieri, la doccia fredda dopo l’arrivo in clinica. "Sembra un brutto pesce d’aprile. Ma non è uno scherzo, è successo davvero – dice Miriam Galimberti, educatrice alla materna di Cernusco e consigliere comunale del Pd –. Eravamo in fila, in attesa, quando ci hanno detto che non si faceva più niente: assurdo. Aspettavo questo momento come tutti e quando finalmente fissano la data, vengo beffata in questo modo. Un’altra prova, semmai ce ne fosse bisogno, dell’inefficienza del sistema". "Ancor più nel mio caso – aggiunge l’insegnante – mercoledì secondo il nuovo Dpcm devo rientrare a scuola. Mi hanno fissato un’altra data: il 6 aprile, ma chissà se mi faranno davvero la puntura".

È cominciato tutto una settimana fa. "Ho ricevuto una telefonata in cui mi si chiedeva di scegliere luogo e fascia oraria – racconta la maestra d’asilo –. Fra le opzioni possibili c’erano anche Rho Fiera e Rozzano, ovviamente ho scelto Sesto decisamente più vicina. Pioltello, sede naturale della Martesana, era già piena. E anche questo è un disservizio. Ma dopo le trasferte imposte agli anziani non ho battuto ciglio. Ero rimasta stupita di avere avuto la possibilità di indicare il mattino come preferenza e loro mi hanno convocata alle 8. Sono arrivata in anticipo con una certa emozione". Con questo stato d’animo l’educatrice era in attesa del proprio turno. "Poi, una dottoressa ci ha spiegato di un disguido con la Regione. Risultato: non si faceva più nulla. Abbiamo chiesto spiegazioni, si sono scusati, ma alla fine abbiamo dovuto andarcene". "Il problema sarebbe stato organizzativo: se non raggiungono un certo numero di prenotazioni non chiedono fiale e al Pirellone si sono dimenticati di disdire. Un giro tortuoso che ha sempre lo stesso risultato: i pazienti ci rimettono". "Aspettavo questo momento come la prima luce in fondo al tunnel dopo un anno pieno di difficoltà. Non ho neanche i timori legati ad Astrazeneca, quel che è successo è grave. Non ho ricevuto chiamate che annullassero l’appuntamento, mentre altri in coda vicino a me sono stati contattati alle 8, praticamente quando eravamo già fuori dall’ambulatorio".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro