Urbanistica a Cinisello, presunta corruzione: "Condannate a 4 anni l'ex sindaca"

Operazione ex Auchan-Grugnotorto: le richieste dei pm. Imputati Siria Trezzi, il marito Roberto Imberti, l’ex assessore Ruffa e l’ex consigliere Marsiglia

Siria Trezzi, ex sindaco di Cinisello Balsamo

Siria Trezzi, ex sindaco di Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo (Milano) -  Quattro richieste di condanna a 4 anni di reclusione per la presunta corruzione nell’operazione urbanistica ex Auchan-parco del Grugnotorto. Le hanno presentate ieri i pm monzesi Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio nel processo con il rito abbreviato davanti alla gup del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti che vede imputati a vario titolo l’ex sindaca Pd di Cinisello Siria Trezzi, il marito Roberto Imberti, operatore immobiliare e vicesindaco fino al 2013, l’ex assessore ai Lavori pubblici e segretario Pd Ivano Ruffa e l’ex capogruppo, segretario Pd e consigliere comunale Franco Marsiglia.

Secondo la Procura di Monza, la corruzione starebbe nell’avere favorito economicamente il più grosso imprenditore immobiliare di Cinisello, Paolo Cipelletti (che invece ha scelto il processo ordinario ancora in corso), attraverso un meccanismo che avrebbe consentito la supervalutazione di una vasta parte delle aree del parco del Grugnotorto, di sua proprietà, a cui l’Amministrazione comunale era interessata.

Siria Trezzi, ex sindaco di Cinisello, e Roberto Imberti
Siria Trezzi, ex sindaco di Cinisello, e Roberto Imberti

L’indagine è partita dalle denunce presentate dai 5 Stelle e dagli ambientalisti e riguarda il Pgt varato nella passata legislatura, ma di fatto sotto la lente dei pm sono finiti 10 anni di atti pubblici riguardanti l’area dell’Ovocoltura e indirettamente il progetto di raddoppio delle volumetrie dell’ex Auchan che ha fornito al Comune oneri per 16 milioni di euro con cui la sindaca Pd aveva programmato di acquisire le aree del parco. Per i consulenti della Procura il valore di 27 euro al metro quadrato definito dal Comune per la transazione è stato inadeguato, a fronte di una valutazione dell’Agenzia delle Entrate pari a 17 euro.

"Voi state regalando soldi. Perché le comprate, perchè le pagate quel prezzo?", diceva una funzionaria dell’Ente ai rappresentanti del Comune intercettati dalla Guardia di Finanza. Secondo i consulenti della difesa degli imputati Trezzi e Imberti, rappresentati dagli avvocati Vinicio Nardo e Giacomo Lunghini, l’iter adottato dall’ex sindaca è stato invece corretto. "Nessun favore, il mio sogno era donare un polmone verde alla città", sostiene Siria Trezzi. Ma, per Cipelletti, il "vero sindaco" era suo marito, sul cui conto emergono anche conversazioni su contanti da “piazzare”, anche attraverso i genitori. "Mia mamma va all’Esselunga, ma non paga con quelli, perché sennò non mette su i punti", dice Imberti alla moglie. Al processo si sono costituiti parti civili il Comune e Legambiente. Si torna in aula l’11 luglio per le arringhe difensive.

 

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