Emergenza cacciatori nel Parco agricolo Sud Milano: sparano vicino alle case

Gli ambientalisti chiedono verifiche costanti. Secondo loro i controlli avvengono solo il giorno di apertura e poi diventano rari

Cacciatori

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Rozznao (Milano), 22 ottobre 2019 - Spari dei cacciatori vicini alle zone abitate e spesso in aree verdi dove è vietata la caccia. Gli animalisti di Gaia chiedono controlli e verifiche costanti.

«Oggi gli addetti alla vigilanza si vedono il giorno di apertura della stagione venatoria e poi saltuariamente, la domenica o nei giorni festivi, ma praticamente mai durante gli altri giorni. Eppure basta svegliarsi la mattina all’alba per sentire le doppiette esplodere colpi a caccia di prede oppure essere svegliati dalle doppiette quando queste sono praticamente sotto casa». La denuncia proviene da Edgar Meyer e Stefano Apuzzo, rispettivamente, presidente di Gaia, animali & ambiente e ambientalista di Laboratorio Ambiente, già assessore all’Ambiente di Rozzano. Rispetto agli anni precedenti, quando a ogni inaugurazione della stagione venatoria, si battevano a tappeto i terreni del sud Milano, in questi primi due mesi scarsi di caccia, a vigilare vi erano solo le Guardie Ecologiche Volontarie della Città Metropolitana e le guardie venatorie volontarie. Le lamentele dei cittadini, dallo scorso 15 settembre, giorno di apertura della stagione di caccia, sono quelle di sempre: zone affollate da cacciatori, anche nei pressi di parchi e piste ciclo pedonali, spari troppo vicini ai caseggiati, pallini che cadono nei cortili e nei giardini privati.

Le guardie ecologiche volontarie, che sono comunque poche e non sufficientemente attrezzate, vigilano su infrazioni e comportamenti illeciti commessi dai cacciatori, inclusi gli spari nelle vicinanze di abitazioni o lo sconfinamento nei parchi e nelle aree protette. «Durante i 15 anni nei quali sono stato assessore all’Ambiente a Rozzano», afferma l’ambientalista Stefano Apuzzo, «organizzavamo ogni 15 settembre vigilanza venatoria a tappeto, coinvolgendo carabinieri, le guardie ecologiche volontarie, la polizia locale e moltissimi volontari. Tale vigilanza, soprattutto nelle aree protette come il Parco delle Rogge, proseguiva con costanza nei giorni e nelle domeniche successive. Con l’amministrazione comunale guidata da Agogliati abbiamo sottratto alla caccia e quindi allo sterminio di animali selvatici e di allevamento immessi nell’ambiente, decine di ettari di territorio. Da quest’anno niente vigilanza a tappeto e, infatti, tornano le lamentele di cacciatori avvistati in aree a loro interdette e pallini sparati nelle vicinanze delle abitazioni. Un’emergenza da non sottovalutare, ovviamente».

Quello che accade a Rozzano accade un po’ a tutti i comuni del Parco SudTutti i quartieri o le frazioni a ridosso di aree verdi o periferiche sono soggette a incursioni di cacciatori (e bracconieri) che non rispettano le regole sapendo che raramente potrebbero incontrare i controlli. Quest’anno segnalazioni di spari vicino alle abitazioni oltre che nella zona di via della Cooperazione a Rozzano sono arrivate da Noviglio e Santa Corinna, dai residenti della zona di Lacchiarella e in particolare dagli abitanti delle frazioni nelle campagne verso il pavese. Diverse le segnalazioni infatti che sono arrivate da Villamaggiore, da Siziano e dalle zone periferiche di San Donato Milanese.  

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