Buccinasco (Milano), 13 aprile 2018 - Aveva chiesto di allontanarsi dalla classe per andare in bagno. La maestra le ha dato l’autorizzazione ma quando, dopo qualche minuto, non l’ha vista rientrare è scattato il panico. È iniziata la ricerca dell’alunna di quarta elementare, con insegnanti e personale scolastico che hanno setacciato ogni angolo della scuola elementare Robarello, in via degli Alpini. Ma la bambina non era più a scuola. Ha percorso il corridoio, verso la porta d’ingresso della struttura, ha schiacciato il pulsante di apertura del cancello ed è uscita. Poi, è tornata a casa. Per fortuna, l’abitazione della piccola è a pochi metri dalla scuola, di fronte al piazzale. Martedì pomeriggio si è sfiorato il dramma, insomma. "Un fatto gravissimo – ammette la dirigente scolastica Antonella Lacapra – ne siamo consapevoli e sto conducendo indagini interne per capire l’esatta dinamica di quanto accaduto che rimane un avvenimento unico, mai successo prima, e molto grave".
Alla base c’è sicuramente la mancanza di un’adeguata sorveglianza: "La bidella era impegnata in quel momento a pulire i bagni dopo l’intervallo – racconta la preside – siccome l’edificio è piccolo purtroppo abbiamo a disposizione poco personale e un solo commesso deve dividersi tra i vari compiti". Questione di attimi. I genitori, trovandosi la bambina a casa, hanno subito chiamato la scuola. "Abbiamo avuto un confronto con loro, ammettendo una disattenzione non tollerabile, ci rendiamo conto della gravità dell’evento e comprendiamo la preoccupazione di mamme e papà", prosegue Lacapra, che spiega inoltre come l’edificio sia "strutturato in modo complesso, diviso in più piani e senza un cancello esterno che possa funzionare da seconda barriera per impedire agli alunni di uscire".
La richiesta della preside, già inoltrata al Comune, è di "spostare il pulsante che apre il portone e renderlo inaccessibile ai bambini". Intanto, tra i genitori cresce la preoccupazione: "Com’è possibile che una bambina di 9 anni possa uscire da sola da scuola? Intollerabile che non ci sia un adeguato sistema di sicurezza e sorveglianza. Lasciamo i nostri bambini in una struttura che non è sicura. E se fosse successo qualcosa di tragico?", si chiedono i genitori allarmati. "Abbiamo preso immediati provvedimenti e sarà mia cura indagare ogni dettaglio – rassicura Lacapra –, abbiamo anche parlato con la bambina per farle capire che il comportamento è sbagliato e stiamo cercando di capire anche con i genitori le motivazioni che l’hanno spinta ad allontanarsi così. Per le soluzioni tecniche, abbiamo già inviato richiesta agli uffici comunali".
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