Cernusco, Michela Caglio medaglia d'oro agli Italiani juniores di nuoto

La sedicenne di Cernusco ha vinto gli 800 metri stile libero

Michela Caglio campionessa a sedici anni

Michela Caglio campionessa a sedici anni

Cernusco sul Naviglio (Milano), 11 agosto 2019 - Una bracciata dopo l’altra verso il podio. Con un sogno nel cuore, le Olimpiadi, ma i piedi ben piantati per terra. Michela Caglio, 16 anni, orgoglio di Cernusco, è ancora una volta campionessa italiana juniores negli 800 stile libero. Un’atleta di razza, capace di sacrifici che difficilmente alla sua età si sopportano. Anzitutto, gli allenamenti. Sei giorni su sette avanti e indietro da Brescia, dove in vasca l’aspetta coach Giorgio Lamberti, leggenda del nuoto. Lavorano insieme da tre mesi e ai campionati di Roma, a inizio agosto, si sono visti i risultati. Dell’oro abbiamo detto. Ma non è il solo. Michela se lo è messo al collo anche per i 1.500, mentre argento e bronzo sono arrivati per la staffetta 4x200 e nei 200. Un palmarès fatto di fatica e tenacia.

Teen-ager senza grilli per la testa, in antitesi con il racconto della sua generazione a rischio fra droga e alcol, lei è tutta casa, scuola e piscina. Ha cominciato con mamma Margherita in fasce. A due anni e mezzo sgambettava già con un piglio che non passava inosservato, a 6 era in agonistica. Una passione che la famiglia – ci sono anche papà Graziano e il fratello Mattia, oggi 25enne, suo primo tifoso da sempre – incoraggia, facendosene carico. Tempo e denaro investiti «perché merita questo e altro».

Lei ripaga tutti incassando medaglie. «Esce da scuola, l’Itsos Marie Curie, dove frequenta il linguistico, mangia in macchina, si allena, torna, cena, studia e va a letto - racconta la madre – a volte mi chiedo come faccia». La risposta arriva quando la figlia si tuffa in vasca e nuota incantando chi la guarda. Il segreto? «Mai montarsi la testa». Certo, senza dote non si va da nessuna parte, «ma lei ne ha da vendere», dice il sindaco Ermanno Zacchetti, che l’ha scelta come ambasciatrice di Cernusco Città Europea dello Sport 2020.

«È uno degli atleti più importanti che La città abbia mai avuto». L’altro che divide con lei l’onore di fare da testimonial al grande evento è Michele Antelli, cestista della Agribertocchi Orzinuovi in A2, vicecampione del mondo, anche lui pluridecorato con bronzi e argenti. La tradizione fa ben sperare, negli annali della casa svetta su tutti l’indimenticabile libero della nazionale Gaetano Scirea, campione del mondo 1982. Icona di correttezza e signorilità, fuori e dentro il campo. Come i giovanissimi volti del Naviglio.