Amministrative, i segratesi puntano sui trasporti

Alle elezioni comunali vincono gli autobus per collegare le frazioni e il cantiere della viabilità speciale

Il cantiere della viabilità speciale

Il cantiere della viabilità speciale

Segrate (Milano), 2 agosto settembre 2020 - Scuole, manutenzioni e pulizia dei parchi, autobus a portata di mano per collegare le frazioni segratesi. Sono le richieste che i cittadini lanciano al futuro sindaco di Segrate, dove a pochi giorni dalle urne c’è attesa per il futuro della città. Una campagna elettorale dal polso debole, quella di quest’anno, quasi in sordina. Complice la data fissata da Roma per la terza settimana di settembre che, essendo troppo a ridosso delle vacanze estive, ha tolto visibilità ai candidati, di fatto avvantaggiando il sindaco uscente Paolo Micheli.

Unica nota piccante la bagarre della Festa Cittadina. Annullata all’ultimo per evitare pericolosi assembramenti – questa la motivazione ufficiale, con tanto di post su Facebook del primo cittadino – la decisione è arrivata dopo che l’opposizione ha alzato la voce per il veto sui comizi elettorali e i banchetti sottotono a fronte delle autorizzazioni sugli stand festa patronale. Una polemica azzoppata sul nascere con l’annullamento della festa.

E le famiglie sono arrabbiate per i seggi all’interno delle scuole. «Si potevano aprire i seggi nelle sedi comunali, abbiamo il centro civico vuoto e poteva essere usato per le elezioni. Così si spenderanno soldi per sanificare le aule prima della ripresa delle lezioni, poi per accogliere gli elettori e di nuovo alla fine gli scrutini. Tutti soldi buttati via», dice Federica Chiappori.

«Sulla ripresa, poi, ci sono troppe incertezze – continua Roberta Alfieri – Non sappiamo ancora nulla sui servizi integrativi come il pre e post scuola, così noi genitori facciamo fatica a organizzarci». Ma non solo. «A Segrate si vive bene – continuano le due mamme – le biblioteche sono belle e i parchi gioco funzionali. Quello che manca sono i trasporti interni. Per arrivare a Milano 2, e quindi ai servizi dell’ospedale, dal centro cittadino c’è una corsa ogni ora e per fare pochi chilometri ci mette 45 minuti. Ci vorrebbero dei minibus più frequenti che servano i quartieri su linee differenziate, così che si possano ridurre le fermate e accorciare i tempi». 

È la manutenzione il punto debole di Segrate. «A Rovagnasco andrebbe curato meglio il parco – spiegano Romano Bracco e Valeria Belloni – C’è poca manutenzione e scarsa pulizia. E mancano uffici pubblici decentrati: per fare un documento, siamo costretti a prendere la macchina o la bici per andare in centro. Mancano gli autobus, sarebbe bello avere più corse per potersi muovere anche con i mezzi». 

I commercianti vorrebbero più supporto. «Ho aperto il negozio sette anni fa, non ho mai avuto un aiuto dal Comune, tutto quello che ho realizzato è stato frutto del mio lavoro», racconta Osmanova Vidan, parrucchiera. «Da mamma – prosegue – chiedo più attenzione alla pulizia: davanti alle scuole c’è tanta sporcizia, così come nei parchi gioco. Nel parchetto di via Martiri della Libertà non passano mai a pulire, la sera si ritrovano i ragazzini a fare chiasso e al mattino lasciano rifiuti e bottiglie vuote». 

C’è anche chi è stanco di aspettare i tempi lunghi della burocrazia. «Quanti anni sono che aspettiamo la viabilità speciale – si chiede Nunzio Marzullo – Il cantiere è aperto da sempre e i lavori non finiscono mai. Ci vorrebbero più controlli per la sicurezza e a San Felice, dove vivo, manca attenzione. Prima era un quartiere tranquillo, ora entrano persone di ogni genere, perfino i nomadi». 

Segrate è una città cara, gli affitti dei negozi sono alle stelle. «Ho aperto il negozio in piazza San Francesco lo scorso novembre, è stato difficile sopravvivere perché circola poca gente e la clientela manca – dice Giovanni Colangelo, fruttivendolo – Durante il lockdown è aumentato il lavoro con le consegne a domicilio e ho consolidato i clienti, che oggi tornano. Ma c’è voluta una disgrazia per lavorare, in condizioni normali qui è difficile sopravvivere».