Segrate, c’è l’ok della Corte dei Conti al piano anti-default

Il municipio deve recuperare 13,5 milioni di euro entro il 2026

Per il sindaco Paolo Micheli diventa imperativo evitare gli sprechi

Per il sindaco Paolo Micheli diventa imperativo evitare gli sprechi

Segrate (Milano), 25 giugno 2019 - Tredici milioni e mezzo di debiti da ripianare entro il 2026: tagli a mutui, servizi e spese eccessive. Il piano anti-dissesto avviato due anni fa dal Comune ha avuto il via libera della Corte dei Conti solo in questi giorni, un via libera ufficiale arrivato dopo un’indagine serrata dei bilanci segratesi. Un’indagine finanziaria, quella dei magistrati contabili, che permetterà all’ente di rientrare dei debiti entro i prossimi otto anni. A patto, però, che tecnici e politici non sgarrino una virgola.

È per questo che, d’ora in poi, la Corte dei Conti terrà monitorati i conti pubblici segratesi con verifiche semestrali. La previsione di rientro - che tecnicamente si chiama “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale” - sarà vincolante anche per le amministrazioni future. «Aspettavamo la notizia da mesi: oggi possiamo dire di aver evitato la bancarotta della nostra città, nonostante i conti in rosso, i debiti nascosti e i buchi di bilancio milionari», sottolinea il sindaco Paolo Micheli. «Dopo un’istruttoria lunga e approfondita - spiega l’assessore al Bilancio, Luca Stanca - l’iter è andato a buon fine. La Corte dei Conti ha approvato definitivamente il nostro Piano di riequilibrio finanziario pluriennale che salva il Comune di Segrate dal fallimento. Il piano servirà a prevenire il dissesto finanziario del Comune, lo abbiamo impostato nel 2017 dopo aver trovato un indebitamento dell’ente per 13 milioni e mezzo di euro.

Il debito verrà rateizzato su 10 anni, i primi due hanno già portato a una manovra tributaria da 4 milioni e 600mila euro, un taglio di 3 milioni l’anno sulla spesa corrente che abbiamo ottenuto per il 50% con un tagli sui servizi e la restante metà con il riscatto di alcuni mutui accesi dal Comune. La fase di incertezza finanziaria è stata risolta, ora la Corte dei Conti ci seguirà con un monitoraggio attento ogni sei mesi». Il sindaco conclude: «Ci vorranno alcuni anni prima di metterci questo doloroso capitolo alle spalle, nel frattempo continuiamo a percorrere l’unica strada giusta: quella di una gestione responsabile e oculata dei soldi dei segratesi, evitando sprechi, sperperi».