
I sindaci che hanno partecipato all'incontro
Cassano d'Adda (Milano), 30 giugno 2019 - Ecomuseo Adda di Leonardo, il rilancio riparte dagli sponsor. «Cerchiamo imprenditori disposti a investire nella nuova economia del territorio», spiega Roberto Maviglia, sindaco di Cassano. È il “Piano B” delle piazze fluviali che hanno appena rifondato al Rudun il polo culturale all’aperto minacciato dalla spending review della Regione. Tredici anni dopo i sindaci sono tornati a Groppello, nel punto esatto in cui tutto cominciò nel lontano 2006.
L’appuntamento segna «una nuova partenza» per gli amministratori in fascia tricolore che hanno reagito al cartellino giallo di Palazzo Lombardia mettendo in cantiere la rinascita del percorso leonardesco. Un cammino cominciato a fine 2018. Ma come si è arrivati a questo punto? «È mancata un’idea forte attorno alla quale sviluppare progetti – dice Maviglia -. Ma adesso, siamo pronti a ingranare la quarta». Cassano è fra i fondatori «e intendiamo rimanerci», conferma il primo cittadino in mezzo ai colleghi. Il “miracolo” sarà opera di Marco Galli, appena nominato presidente dell’Ecomuseo, indicato da tutti come «la persona giusta al posto giusto». I problemi sono frutto della necessità di tagliare i rami secchi avanzata dalla giunta Fontana. Nel mirino del governo lombardo, le 18 stanze all’aria aperta del museo che promuove bellezze e turismo del territorio sulle orme del genio vinciano, insieme ad altre 27 vetrine sparse in tutte le province. La svolta è arrivata con la firma di un patto «più social» fra i fondatori e con «più eventi» chiesti dal Pirellone per allinearsi ai tempi.
Protagonisti i gioielli di casa, dal Castello visconteo di Trezzo alla grande ruota in città - 11 metri di diametro - voluta da San Carlo Borromeo per irrigare i campi nel 1618. E poi le Ville di delizia, fino ad arrivare al Villaggio operaio di Crespi, patrimonio Unesco. L’input era «di un maggior coinvolgimento dei cittadini». A mancare non è certo la sostanza, «penso al percorso che parte dallo Stallazzo, passa da Vaprio e arriva a Cassano. Nel mezzo, i paesaggi della Vergine della Rocce che sono proprio i nostri», sottolinea Maviglia. Vaprio ospita la nuova sede museale nella prestigiosa Casa del Custode delle Acque e i comuni stanno mettendo a punto iniziative per attirare curiosi con l’aiuto - si spera - di qualche mecenate.
D’accordo tutti i promotori (tranne Villa d’Adda che ha lasciato), spalmati su quattro province, Brianza, Milano, Bergamo e Lecco, accanto alla Martesana ci sono Cornate, Fara Gera, Imbersago, Paderno e Robbiate. Obiettivo, fare il pieno di famiglie, coppie e single grazie a panorami e monumenti fra i più suggestivi del Nord Italia, dopo avere ritoccato lo statuto. «Inizia la fase due, coinvolgeremo ditte e associazioni. L’Adda di Leonardo ci ha fatto intravedere la possibilità di sviluppo legata alla ricettività, un cammino che percorreremo sino in fondo», annunciano i soci.