Cernusco, l'App da podio dei ragazzi di PizzAut

Insieme a Samsung hanno vinto il Digital Awards 2018

I ragazzi di PizzAut

I ragazzi di PizzAut

Cernusco sul Naviglio (Milano), 6 novembre 2018 - Un tablet contro le difficoltà di comunicare. È con l’App per gestire le prenotazioni al tavolo che PizzAut e Samsung hanno vinto il Digital Awards 2018. Domani, i sognatori di Cernusco che un anno fa hanno avviato il progetto dal nulla verranno premiati al teatro Vetra, a Milano. Per loro, un podio nazionale. Per Nico Acampora, assessore all’Istruzione, ma soprattutto papà di un bambino autistico "uno dei traguardi più importanti di questa avventura". "Tutto è nato per dare un’opportunità di lavoro a giovani che parlano poco - spiega con il sorriso sulle labbra -. Guardavo mio figlio e pensavo che era il momento di fare qualcosa per dargli un futuro".

Autismo e lavoro, un connubio possibile. L’assessore e i suoi l’hanno dimostrato giorno dopo giorno, sul campo. A Samsung sono arrivati grazie all’aiuto di un altro combattente, Claudio Gargantini, capogruppo d’opposizione, che li ha messi in contatto con il colosso della tecnologia, che ha raccolto la sfida. Il tablet premiato, costruito intorno agli speciali pizzaioli del Naviglio, per ora una decina, permette ai ragazzi di superare le difficoltà del contatto e di gestire le prenotazioni in tutta tranquillità. "Provare per credere", dice Acampora reduce da una trasferta fiorentina e da un’altra in Puglia. PizzAut per adesso funziona su invito di enti, privati, ristoranti che hanno portato il gruppetto di pionieri fra i 17 e i 23 anni in giro per l’Italia a fare centinaia di coperti. Le richieste fioccano da tutto il Paese, "siamo una speranza per famiglie e associazioni". Dietro l’angolo c’è un altro obiettivo: l’inaugurazione di un ristorante tutto loro a Cassina de’ Pecchi, nell’area ex Nokia, che sarà aperto fra meno di un anno. Nel frattempo, i maghi di mozzarella e pummarola sono diventati famosi. Il passaggio a Tú sí que vales, il talent di Canale 5 con Belen Rodriguez, ha portato sul grande schermo "la malattia che affligge 140mila famiglie in Lombardia e 500mila in Italia - ricorda l’assessore -. Sono i dati che ci hanno spinto a rimboccarci le maniche. Per il tempo libero esistono molte chance, ma i nostri figli devono poter lavorare come tutti gli altri".

Un azzardo nel 2017 quando tutto è cominciato. "Ma adesso siamo una realtà consolidata", con 60mila sostenitori che hanno donato i soldi necessari a fare decollare il progetto. "Con il tablet abbiamo abbattuto le barriere, mentre ci prepariamo a un altro salto di qualità: corsi per camerieri di alto livello. Siamo già bravini in sala, ma presto saremo impeccabili".