Maschere e sfilate, in Martesana la magia del Carnevale

La tradizionale parata del sabato grasso ha riempito di colori Vaprio d'Adda. Oggi tocca a Trezzo. E martedì va in scena il gran finale per bambini

La sfilata delle maschere di ieri a Vaprio d'Adda

La sfilata delle maschere di ieri a Vaprio d'Adda

Vaprio d'Adda (Milano), 23 febbraio 2020 - Mascherine, carri sfilata, a Vaprio torna la magia del Carnevalone. Ieri, la tradizionale parata del sabato grasso che lascia spazio alla creatività più originale sul fiume. La folla delle grandi occasioni ha sgomitato per godersi lo spettacolo organizzato dalla Pro Loco che ogni anno regala un programma ricco di eventi. La lunga marcia all’insegna del divertimento è cominciata a gennaio e si concluderà martedì. In entrambi gli appuntamenti di piazza protagonisti, i bambini. Il 25 alle 14.30, bis, con il Carnevalino, altra sfilata in centro, per tutto il pomeriggio. E se a Vaprio l’appuntamento è un classico, a Trezzo, è un rito. Oggi, con partenza da piazza Cereda alle 14.30, un primo assaggio con i carri dell’oratorio, ma sabato prossimo toccherà al Povero Piero richiamare in città migliaia di appassionati da tutta la provincia. Il fantoccio che brucia nell’Adda è uno spettacolo che ogni anno lascia senza parole chi non l’ha mai visto e chi non se l’è mai perso.

Una tradizione che ogni volta si rinnova e che affonda le radici nella notte dei tempi, i ricordi e le testimonianze degli anziani raccontano di Piero come di un anonimo “fantoccio”, simbolo di un potente proprietario terriero, che per le sue malefatte e i suoi soprusi veniva, durante una rivolta contadina, prima sbeffeggiato e deriso e poi – simbolicamente - messo al rogo. Il pupazzo incarna il potere becero, le fiamme la rivincita degli oppressi, un rito collettivo liberatorio che si ripete identico, da secoli. Il nome, Piero, invece, risale a fine Ottocento quando il rione della Valverde, in sfregio al clero locale, propose di vestirlo con una tonaca. I prevosti cominciarono a storcere il naso e a mettersi di traverso finché negli anni Sessanta l’esecuzione “sacrilega” venne sospesa, per poi riprendere senza più connotati religiosi.

Oggi , il Povero Piero è scortato alla pira solo per lo stupore dei bimbi che restano a bocca aperta davanti al magico falò notturno sul fiume in agenda sabato prossimo alle 22 davanti alla centrale Taccani. Il sacrificio si consuma sulla superficie liscia dell’Adda e si chiude con i tradizionali fuochi d’artificio. Governare acqua e fuoco significa ricchezza e fecondità. È questo l’augurio che non passa mai di moda. Doppio appuntamento anche a Cassano. Oggi, carri in tour, si parte alle 14 da via Dante, per arrivare in piazza Perrucchetti. Street food e spettacoli terranno compagnia al pubblico. Il 29 invece, la carovana si sposta a Groppello per il bis, in oratorio dalle 14.30. E sempre sabato prossimo si festeggia pure a Cernusco.  Il tema quest’anno è quello del cambiamento climatico, l’appuntamento è alle 15 al Sacer, alle 16 si terrà lo spettacolo fantasy in piazza Unità d’Italia. A Melzo, invece, il ritrovo delle mascherine, sempre il 29, è alle 14.30 in via Cavour. Dappertutto, il travestimento è d’obbligo.