Lodi, Furegato candidato sindaco. Ma il centrosinistra è una polveriera

Lodi, il sostegno dell’ex assessore Premoli e i mal di pancia del gruppo di Milanesi alzano la tensione alle stelle

Tommaso Premoli, ex assessore allo Sport e alla mobilità della Giunta Uggetti

Tommaso Premoli, ex assessore allo Sport e alla mobilità della Giunta Uggetti

Lodi - Vecchie ruggini politiche, incomprensioni e grandi ritorni. Sul candidato sindaco del Partito democratico Andrea Furegato, 24 anni, la cui presentazione ufficiale alla città è stata fissata per domenica alle 11 in Sala Granata, la coalizione di centrosinistra è tutt’altro che unita. In questi ultimi quattro giorni si deciderà il futuro dell’attuale consigliere comunale laureato alla Cattolica di Milano in Economia delle imprese e dei mercati. Domenica prossima si saprà chi sarà a sostenerlo. Tutti gli occhi sono puntati sul gruppo di Lodi civica, rappresentato da Francesco Milanesi. Quello che pare certo è che il Movimento 5 stelle sarà al fianco del Partito democratico nella sfida che a fine maggio 2022 porterà alla battaglia elettorale con il candidato sindaco del centrodestra Sara Casanova. Ma l’alleanza M5s-Pd ha minato, e non poco, la posizione dell’ex candidato sindaco pentastellato Massimo Casiraghi, 37 anni, che nelle ultime settimane si sarebbe defilato dalle discussioni in coalizione. Una decisione che non stupisce, soprattutto dopo la lunga battaglia in aula per lo scandalo piscine contro l’ex sindaco dem Simone Uggetti, che lo ha visto costituirsi parte civile nel processo.

Ma il colpo di scena è un altro. A sostenere la candidatura di Furegato ci sarebbe anche Tommaso Premoli, ex assessore allo Sport e alla mobilità della Giunta Uggetti, tornato in città dopo qualche anno fuori per motivi di lavoro, e che avrebbe pronta una lista civica a sostegno del candidato dem. Una mossa che ha fatto infuriare i civici di sinistra di 110&Lodi guidati da Stefano Caserini. Nel 2014 i rappresentanti di Sel (gruppo di cui faceva parte Premoli, oggi lista civica 110&Lodi), all’epoca in maggioranza per sostenere la Giunta Uggetti, avevano duramente attaccato il lavoro dell’assessore Premoli. Un rapporto difficile, condito da pesanti dichiarazioni e dalla sfiducia. Grandi tensioni con la capogruppo di Sel Michela Sfondrini che avevano portato alle dimissioni di Premoli dall’incarico nel luglio del 2015. Ma i problemi per il Pd non sono finiti qua. Ancora aperta c’è la partita legata a Francesco Milanesi di Lodi civica. Il gruppo si riunirà venerdì per decidere se sostenere il candidato dem o andare avanti da soli. La lista Lodi civica, che in quest’ultimo periodo ha avviato numerose iniziative pre-elettorali, si prepara a fare valutazioni approfondite all’interno del gruppo. L’obiettivo è ragionare sulle opportunità che potrebbero arrivare con una corsa in solitaria con candidato sindaco Milanesi. Insomma la campagna elettorale deve ancora iniziare, ma la tensione è già alle stelle.