Aziende ferme per coronavirus, solo a Legnano in fumo 87 milioni di euro

L’osservatorio Covid Analysis ha stimato un sostanzioso ammanco di fatturato in tutte le aziende dell'Altomilanese

Aziende al lavoro

Aziende al lavoro

Legnano (Milano), 7 maggio 2020 - Circa un mese di chiusura e la sensazione che ormai diventa sempre più una certezza di aver accumulato perdite dalle quali sarà difficile riprendersi in un tempo ragionevole: la prima parte dell’emergenza sanitaria ha causato danni ingenti alle imprese di tutta Italia. E l’Altomilanese non è stato immune da quello che è un vero disastro economico. L’inizio ufficiale della fase 2 ha sancito la ripresa delle attività per molte delle aziende del territorio, ma la conta dei danni è impietosa.

A quantificare ciò che è andato in fumo a causa di questo mese di blocco è covidanalysis.it, il portale che analizza gli impatti del coronavirus sulla società creato dalle aziende Digitalgarage, O&ds e Apfelstruldel. Il team composto da Claudio Russo, Andrea Paroni, Roberto Lombardelli, Giuseppe Cicconi e Davide PIrelli ha stimato in circa 4 miliardi di euro l’ammanco di fatturato in provincia di Milano per quanto riguarda le industrie, mentre quasi 12 miliardi di fatturato mancheranno nei bilanci del settore dei servizi. Una forbice molto ampia, che invece si restringe se si considera la sola città di Legnano. Per la quale l’osservatorio di Covid Analysis, che si basa anche su dati Istat, prevede un ammanco stimato di fatturato di ben 87 milioni e 566mila euro nel settore delle industrie. Con un altro raffronto che fa rabbrividire: a Legnano le aziende attive in questo ambito nel periodo preso in considerazione, ovvero dal 22 marzo al 26 aprile, sono 324, mentre quelle sospese sono state ben 720.

Un ammanco stimato di fatturato importante è anche quello che si registra fra le industrie di Magenta, dove si parla di 21 milioni e 659mila euro andati in fumo a causa delle chiusure della prima parte dell’emergenza. Un ammanco di 28 milioni e 358mila euro è invece quello che dovrebbero subire le imprese di Abbiategrasso. Così come a Castano Primo, dove le previsioni di fatturato andato in fumo sono di 28 milioni e 127mila euro fra le aziende produttive.