Giulio Gallera, fuori l'ex assessore: "Penalizzato dall'assegnazione dei seggi"

Il candidato di Forza Italia non entra in Consiglio regionale, non bastano 5.700 preferenze: "Totale indifferenza per le elezioni"

Milano - C'è anche l'ex assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera tra i grandi delusi delle elezioni regionali. Gallera, candidato per Forza Italia a Milano, nonostante le 5.670 preferenza, non ha conquistato il posto in Consiglio regionale.

Forza Italia infatti ha ottenuto il 7,23% (208.420 voti) che gli garantisce 6 seggi. Che vengono conquistati da Gianluca Comazzi (Milano), Jonathan Lobati (Bergamo), Simona Tironi (Brescia), Sergio Gaddi (Como), Fabrizio Figini (Monza) e Ruggero Invernizzi (Pavia). Le porte del Consiglio restano quindi chiuse per l'ex assessore della Giunta Fontana, al centro di molte polemiche durante la gestione della pandemia e protagonista da alcune gaffe diventate poi virali sui social, e per questo sostituito in corsa da Letizia Moratti.

Su Facebook, Gallera ha commentato scrivendo "5.670 grazie ai tantissimi che mi hanno dato fiducia. E' stata una campagna molto complessa tra la totale indifferenza per le elezioni (che si è evidenziata in modo eclatante con un astensione record) e una crescente disaffezione verso la proposta moderata di Forza Italia. Io insieme a Vera (che ha ottenuto 2.295 voti, prima donna e prima dopo i consiglieri uscenti) abbiamo compiuto una campagna elettorale incontrando moltissime persone e stringendo centinaia di mani".

"Ho ottenuto 5.670 preferenze, un ottimo risultato che mi posiziona secondo nella lista di Forza Italia, purtroppo il meccanismo di attribuzione dei seggi della Regione Lombardia e il risultato del partito nella circoscrizione di milano hanno fatto scattare un solo seggio grazie a tutti di cuore per il supporto e la fiducia. Vi abbraccio affettuosament e come sempre guardiamo avanti a testa alta".

Nella serata di ieri, poco prima della doccia fredda, Gallera aveva anche commentato con grande soddisfazione i risultati del voto sostenendo che "I lombardi hanno capito il momento drammatico che abbiamo vissuto, ci hanno apprezzato per come abbiamo gestito la pandemia e le risorse che abbiamo investito per la ripresa". Non aveva mancato poi di sottolineare la "batosta" di Letizia Moratti, che lo sostituì nella gestione della sanità lombarda: "Lei è la grande sconfitta di queste elezioni assieme al Terzo Polo, risultato minimale".