Ubi diventa Bper Banca: cosa cambia per i correntisti

Tutte le modifiche per codici Iban, carte di credito, debito e prepagate

Una vecchia sede operativa di Ubi Banca

Una vecchia sede operativa di Ubi Banca

Milano, 23 febbraio 2021 – Bper Banca: via alla riorganizzazione dopo l'acquisizione delle filiali ex Ubi (587 in totale) e Intesa San Paolo (33). Ma cosa cambia in concreto per i correntisti dell'ex Unione banche italiane e per i dipendenti? Ecco, in sintesi gli aggiornamenti.

Cosa cambia per i clienti dell'ex Ubi

Hanno ricevuto con una lettera il nuovo Iban e il nuovo numero di conto (le ultime cifre del codice Iban). I nuovi codici sono validi dal 22 febbraio. Il passaggio è avvenuto in automatico, quindi le operazioni come i bonifici più utilizzati, l'accredito di stipendio e pensioni, il pagamento di utenze e bollette in domiciliazione sono state trasferite sul nuovo Iban che dovrà essere comunicato solo in caso di necessità. Per accedere al nuovo internet banking bisogna utilizzare le vecchie credenziali Ubi, in modo da essere guidati a scegliere la nuova formula d'accesso. Il passaggio può essere completato anche dopo il 22 febbraio.

Carte di credito

Restano valide fino al 31 dicembre 2021 o alla loro scadenza, se in anticipo rispetto alla fine dell'anno. Non è possibile modificare il Pin della carta di credito Ubi o Bper Banca. Non sono più disponibili la funzionalità per gestire la carta e neppure i servizi digitali Repower, Pronto in conto, Rateizza (restano validi solo i piani di rateizzazione attivati in precedenza, che verranno chiusi il 31 dicembre 2021 o alla data di scadenza della carta, se precedente alla fine dell'anno. Il debito rimanente verrà addebitato in un'unica soluzione sull'estratto conto di estinzione della carta di credito).

Saldo e movimenti della carta di credito adesso sono disponibili sul “portale titolari” inserito sul sito www.nexi.it. Il link al “portale titolari” è nella sezione “conti e carte” > “carte di credito Ubi” nell'area riservata sul sito www.bper.it. Per accedere al portale bisogna inserire indirizzo email e password associati alla carta.

Carte di debito e prepagate

Non si potranno più utilizzare le funzioni per la gestione della carta (on/off, blocco aree geografiche, modifica massimali) e il servizio Bancomat Pay: disabilitate, quindi, le carte di debito, così come la carta prepagata Ubi, già “spenta” dal 19 febbraio. A chi l'ha sfruttata almeno una volta dall'1 gennaio 2020 al 31 gennaio di quest'anno sarà spedita a casa una nuova prepagata “targata” Bper, già utilizzabile, previa attivazione. Qui, sempre dopo l'attivazione, sarà a disposizione il saldo residuo sulla vecchia prepagata Ubi. Pagamenti ricorrenti e accrediti di stipendi o altre rendite attivi sulla carta Ubi verranno trasferiti in automatico sulla nuova prepagata Bper. Disattivazione completa della prepagata, invece, per chi non ha effettuato alcuna transazione con questa carta dall'1 gennaio dell'anno scorso al 31 gennaio di quest'anno. Ulteriori informazioni sono disponibili al numero verde 800.22.77.88 o in filiale.

Cosa cambia nelle filiali e per i dipendenti

L'unica modifica riguarda le insegne, diventate Bper. Chi si reca fisicamente in filiale, quindi, ritroverà persone e uffici a cui era abituato. I dipendenti hanno dovuto affrontare alcune uscite, a cui è seguito un piano di assunzioni. Sono 3.500 i nuovi posti di lavoro a disposizione, ma il numero di richieste di pensionamento è superiore. Sono 7.200 le adesioni arrivate dai dipendenti al piano sottoscritto con Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, tutte accolte da Intesa, che ha così incrementato il turnover mantenendo il rapporto di un nuovo ingresso ogni due uscite.

L’elenco delle filiali coinvolte

Sono soprattutto in Lombardia le filiali interessate dalla “rivoluzione”: questo l'elenco delle filiali Ubi e di quelle Intesa San Paolo.