Adesso Pasta!

Niente Righeira o musichetta da spot dei cellulari. Il nuovo tormentone di fine estate, tra una guerra e una crisi energetica, è la cottura della pasta. Ainnescarlo, addirittura un premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, che qualche giorno fa ha spiegato una cosa anche abbastanza banale, ovvero che per cuocere gli spaghetti o i maccheroni bastano due o tre minuti di bollitura, poi si spegne, si copre e si attende un minuto più del solito. Il tutto nell’ottica di risparmiare gas. In pochi sono sfuggiti alla tentazione di raccontare la propria esperienza, troppo al dente, no è scotta, eccetera, e fin qui tutto bene. Il problema è che la questione, sui social, è diventata anche oggetto di furiosi litigi. Perché all’italiano toccategli il premier, la squadra del cuore, a volte anche il portafogli. Ma state lontani da quelle due o tre icone sacre. Un campo minato.