C’era una volta il maestro Pino Donaggio

A Sanremo è tornato in giuria, dopo successi mondiali e colonne sonore per Brian De Palma e altri grandi del cinema

Pino Donaggio

Pino Donaggio

Milano, 17 maggio 2018 - A Sanremo è tornato in giuria, dopo successi mondiali e colonne sonore per Brian De Palma e altri grandi del cinema. Pino Donaggio, l’autore e interprete di “Io che non vivo” e “Come sinfonia”, ha registrato il suo ultimo album, “Certe volte...”, nel 1976 per la Produttori Associati di Antonio Casetta, che aveva il suo quartier generale e gli studi nel Castello di Carimate. Il discografico visionario che con Natale Massara e Roberto Danè, le copertine di Cesare Monti (poi Cramps) ha prodotto gli album di Fabrizio De Andrè, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Warne Marsh e Giorgio Gaslini. Il figlio Simone ha ripubblicato l’album con le nove tracce originali, nel progetto di rilanciare un catalogo storico, e lo ha presentato di recente con Donaggio allo Iulm. Interessante riascoltarlo, perché in quegli anni eravamo travolti dalla rivoluzione d’autore. Donaggio era molto francese, vicino a Bindi (a Piero Ciampi), troppo musicista per Tenco. Uso sapiente delle orchestrazioni, un lessico letterario e familiare da rileggere con attenzione. La potenza di temi che poi avrebbero fatto la sua fortuna nel cinema. “L’equilibrista” basta per capire”, “Mario” per arrivare a Jannacci.