Takagi & Ketra: "Noi ciabattini della musica, così nascono le hit"

Takagi & Ketra (Alessandro Merli e Fabio Clemente) si raccontano dietro le quinte. "I Maneskin? Fanno cose straordinarie"

Takagi & Ketra

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Tra le odalische e i narghilè dell’harem “made in Chinatown” di Takagi & Ketra a vincere pure quest’estate è Giusy Ferreri. In bilico tra Milano e Tozeur, tra Padania e Sahara, “Shimmy Shimmy” si propone di ritoccare i record della coppia di “producers” più calda in città, oltre 130 dischi di Platino, un disco di Diamante (“Roma-Bangkok”), oltre un miliardo di streaming, e un sodalizio granitico con l’eroina di “Non ti scordar mai di me”. Almeno fino a ieri.

Takai & Ketra (Alessandro Merli e Fabio Clemente), perché Giusy parla di completamento del viaggio musicale?

"Diciamo che la trilogia è completa… e speriamo si noti pure dall’esterno lo sforzo di non fare sempre la stessa canzone. Magari ora con lei faremo altro, come produrre alcuni brani del suo prossimo disco. In fondo, glielo dobbiamo".

Si dice che Takagi & Ketra li scongelano a primavera per produrre hit estive. Quante ne avete in radio al momento?

"Questa è una diceria che andrebbe sfatata, perché noi lavoriamo molto pure in inverno. Al momento, oltre al nostro singolo con Giusy, abbiamo ‘Salsa’ di J-Ax e Jake La Furia, ‘Mohicani’ di Boomdabash e Baby K, ‘Paloma’ di Fred De Palma e Anitta".

Vi definite gli “operai” delle hit. Ma gli operai lavorano alla catena di montaggio. Le vostre hit nascono alla catena di montaggio?

“Il modo di fare è da operai, perché abbiamo il bisogno fisico di passare la giornata sul posto di lavoro che è il nostro studio. Ma l’approccio è assolutamente artigianale, quindi più ciabattini che operai. Tant’è che negli anni abbiamo detto, probabilmente, più no che sì".

C’è un “no” di cui vi siete pentiti?

"Pentiti no. Ci proposero, però, di produrre l’album di Ultimo. Già dal provino, però, le canzoni ci parvero eccellenti e quindi declinammo l’invito perché, non sapendo cos’altro aggiungere, ci parve giusto lasciarle così com’erano. I fatti ci hanno dato ragione".

Il pezzo di cui siete più orgogliosi?

"Oltre a ‘Roma-Bangkok’, naturalmente, probabilmente ‘Una volta ancora’ di Fred De Palma perché s’è rivelato una scommessa riuscita".

Cosa vi piace della musica che gira intorno questa estate?

“I Maneskin stanno facendo cose straordinarie. Grazie all’Eurovision sono diventati gli artisti italiani più ascoltati al mondo su Spotify e ad accendere finalmente sull’Italia una luce prima spenta".