Viaggi truffa online, estate da incubo. In crescita denunce e segnalazioni: i numeri

Acquisti fai da te rischiosi. E i rimborsi sono un miraggio

Vacanze fai da te a rischio sorpresa o addirittura truffa, soprattutto se ci si affida al Web e ai siti meno blasonati. Alla Lega Consumatori Lombardia, su una media di 15 richieste che arrivano ogni giorno, due riguardano truffe relative alle vacanze. "La grandissima offerta online - spiega la presidente Laura Praderi – fa sì che molti acquistino pacchetti vacanze senza passare dalle agenzie di viaggio. La maggior parte delle segnalazioni riguarda il riscontro di un servizio inferiore rispetto a quello descritto online".

"Abbiamo avuto anche casi in cui le persone, arrivate sul posto, si sono ritrovate di fronte ad un esercizio commerciale. Io stessa ho parlato con la titolare di un’ortofrutta, che, secondo il sito, doveva essere una casa vacanza". Secondo quanto rilevato da Assoturista tramite vacanze-rovinate.com, quest’anno per gli hotel italiani sono arrivate il 17% in più di segnalazioni per sovrapprezzi non comunicati in precedenza, il +12% per differenze sostanziali tra depliant o sito web, +31,5% per servizi di baby camp assenti o carenti. Va meglio negli hotel all’estero: -5% le segnalazioni di problemi di sovrapprezzo, +3% quelle per differenze tra sito e struttura. Quanto alle strutture private, le segnalazioni per differenze sostanziali sono aumentate del 9%. Il problema è tuttavia quello di riuscire a recuperare i soldi versati: considerando che, secondo il Codacons, quest’anno la vacanza costa mediamente 1200 euro a persona, la spesa non è indifferente.