Vaccini Lombardia, la popolazione anziana è ormai al sicuro: protetto il 99% degli over 80

Anche gli over 70 vedono il traguardo. Ora tocca ai 40enni che attendono il via per prenotarsi. AstraZeneca: rifiuti azzerati

Vaccini per i più anziani

Vaccini per i più anziani

Milano, 13 maggio 2021 - La campagna vaccinale cin Lombardia avanza ormai a ritmo spedito e a breve conosceremo la data di apertura delle prenotazioni per gli over 40  che a livello nazionale prenderanno il via da lunedì prossimo come annunciato dal commissario all'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. "I quarantenni saranno vaccinati nel mese di giugno" ha detto Figliuolo, che punta a immunizzare  il 60% della popolazione "entro luglio".

Da un lato, il governatore Fontana non si vuole sbilanciare quando dichiara che di "non volere fare sparate, di aver le agende riempite dai 50-60enni e di conoscere la programmazione delle dosi in consegna fino al 20 maggio", dall'altro la macchina organizzativa e gli automatismi sono in moto e "da quella data, il 20 maggio, sarà possibile prevedere un eventuale allargamento". Se agli over 50 che hanno risposto in massa alla campagna vaccinale, gli appuntamenti sono stati fissati fin dal giorno dopo l'apertura delle prenotazioni, è lecito attendersi che anche gli over 40 non dovranno aspettare a lungo dopo la procedura di iscrizione tramite il portale regionale gestito in partnershio con Poste Italiane.

Gli anziani

Ma la vera buona notizia arriva guardando alla popolazione anziana, quella a maggior rischio di forma grave di infezione e quindi di ospedalizzazione: prime a partire dopo le somministrazioni a pazienti ospedalieri, rsa e medici, quelle relative agli over 80 hanno raggiunto una percentuale del 99% sul totale delle adesioni, 96% se si conta la platea vaccinabile. In sostanza, la fascia più fragile dei cittadini lombardi è protetta. Quasi terminate anche le inoculazioni agli over 70 (94% su adesioni, 82% sulla popolazione): si parla di quasi 814.000 prime dosi. Per gli over 60 le somministrazioni fatte rappresentano il 65% della popolazione vaccinabile (si arriva al 76% se si prendono in considerazione le adesioni). Avanzano anche le vaccinazioni ai cittadini over 50, che possono prenotarsi sul portale da domenica sera: secondo l'ultimo aggiornamento dell'assessorato al Welfare e' stato vaccinato il 23% dei 50enni lombardi (circa 371.000 persone con la prima dose).

Personale scolastico

Da oggi intanto gli insegnanti e il personale scolastico che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid  possono prenotare il primo appuntamento sul sito di Poste e Regione Lombardia. "Le vaccinazioni al personale scolastico riprendono a ritmi serrati - ha dichiarato l'assessore all'istruzione di Regione Lombardia Fabrizio Sala - sia per coloro che devono fare la prima dose sia per quelli che devono fare il richiamo. Questo ci permette di accelerare la copertura vaccinale di docenti e dell'intero personale scolastico, in modo da ridurre sempre di più i rischi di contagio all'interno delle scuole». In fase di prenotazione, sarà possibile selezionare la data di somministrazione della prima dose e il centro vaccinale. Il personale scolastico che deve ancora ricevere la seconda dose, invece, non deve accedere al portale, perché sta già ricevendo sms di comunicazione dell'appuntamento per la seconda dose. Gli invii degli sms sono in corso  - ne sono già stati inviati oltre 20.000 - e proseguiranno mano a mano che si completeranno le agende dei centri vaccinali. Sarà possibile modificare la data dell'appuntamento per la seconda dose solo nei casi di concomitanza con scrutini o esami. Niente da fare invece per chi è in villeggiatura.  "Con questa possibilità - ha aggiunto l'assessore Sala - vogliamo garantire al personale scolastico di concentrarsi su esami e scrutini in un anno particolare e difficile per tutti, posticipando così la seconda dose per evitare problematiche legate alla didattica e alla chiusura dell'anno scolastico".

 AstraZeneca, sì grazie 

Si profila infine un distribuzione selettiva di dosi tra Regioni: in altre parole, ai territori dove i rifiuti del vaccino Astrazeneca sono bassi  saranno destinate le fiale in arrivo del preparato anglo-svedese che viene "respinto" con percentuali più altre altrove. Un modo per evitare sprechi e accelerare l'iter nazionale. A poterle incassare potrebbero essere già Veneto, Lombardia e Piemonte. In attesa di giugno, che - spiega il commissario Figliuolo - sarà il "mese della svolta", si punta a ulteriori bilanciamenti sul siero AstraZeneca, affinché le dosi non rimangano nei frigoriferi e si possa inoculare il più possibile senza tenere nulla in magazzino. Nel Paese, nelle ultime 24 ore, si potrebbe superare la soglia delle 500mila iniezioni per la sesta volta in due settimane mentre in generale sono otto milioni le persone immunizzate con la prima e la seconda dose: oltre il 13% degli italiani. E in effetti ci sono regioni che, oltre ad essere in linea con gli obiettivi richiesti, potrebbero fare ancora di più se avessero più fiale a disposizione: la Lombardia - dove i cittadini che rifiutano Astrazeneca sono lo 0,5%, una delle percentuali più basse in Italia - auspicherebbe fino a 300mila dosi in più alla settimana rispetto a quelle già ricevute, attraverso il meccanismo di compensazione.

Bilanciamenti provvisori

Nel Veneto il potenziale sarebbe di 140mila shot al giorno ma al momento si lavora in base alle disponibiltà e la quota resta a 85mila. Anche nel Piemonte al momento si viaggia sulle 30mila iniezioni ma con un numero diverso di dosi si arriverebbe a 50mila, per raggiungere le 80mila di fine maggio. È per questo che i camion dell'esercito che trasportano i nuovi carichi del vaccino di Oxford nelle prossime settimane potrebbero essere dirottati verso quei territori che ne utilizzano di più, così come era già successo nei giorni scorsi per il bilanciamento tra Sicilia e Puglia. Ma il meccanismo - fa sapere la struttura del Commissario - è soltanto temporaneo. I bilanciamenti saranno provvisori e puntano comunque in seguito a un recupero, per il mantenimento della distribuzione di vaccini per numero di abitanti. Per altre regioni invece l'obiettivo è smaltire le dosi andando a ritroso sulle fasce di età anche alla luce dell'ultima disposizione di  Figliuolo, che nelle ultime ore aveva inviato ai governatori una lettera per dare il via libera alle prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i nati fino al 1981, quindi gli over 40. Questo week end nel Lazio ci sarà un open day appositamente dedicato e soltanto con gli shot di Astrazeneca. In Friuli - annuncia Massimiliano Fedriga - "da lunedì, se al momento della prenotazione ci saranno spazi liberi nelle agende, saranno inseriti anche gli over 40".