Scuola, dopo un mese mancano ancora insegnanti di sostegno: Lombardia peggiore d’Italia

Il 14% dei posti non sono stati ancora assegnati: parliamo di quasi 30mila docenti che lasciano studenti senza assistenza

Immagine d'archivio

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È passato oltre un mese dall’inizio della scuola e quasi 30mila insegnanti di sostegno, circa il 14% del totale in Italia, non sono stati ancora assegnati alle scuole di destinazione. Fra tutte le regioni, quella messa peggio è la Lombardia, dove la quota di docenti sale al 20% (seguono la Liguria e il Friuli-Venezia Giulia)

La mancata assegnazione delle cattedre di sostegno, d’altra parte, non è l’unico problema. In Italia ci sono oltre 207 mila insegnanti per il sostegno quasi 200mila nelle scuole statali e più di 7mila in quelle paritarie. Di questi oltre un terzo sono stati selezionati dalle liste curricolari, si tratta cioè di insegnanti che non hanno una formazione specifica ma vengono impegnati nelle classi frequentate da alunni con disabilità per far fronte alla carenza di figure specializzate.

Avere un insegnante di sostegno non specializzato può rappresentare un grave problema per l’alunno. Questa carenza è più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curricolari che svolgono attività di sostegno sale al 42%, mentre si riduce al 19% nel Mezzogiorno.

Nonostante la carenza di figure specializzate rappresenti ancora una criticità, emergono alcuni segnali positivi: negli ultimi tre anni la quota di insegnanti specializzati per il sostegno ha registrato un significativo incremento, passando dal 63% dell'anno scolastico 2019-2020 al 68% dell'anno scolastico 2021-2022.

Va inoltre segnalato che per l'anno 2021 il DM 188 ha introdotto un sistema formativo rivolto al personale docente non specializzato su sostegno e impegnato nelle classi con alunni con disabilità, con l'obiettivo di garantire una conoscenza di base relativa alle tematiche inclusive. È quanto emerge dal Report Istat sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità.