La Sardegna brucia ancora: ventimila ettari già divorati dalle fiamme

In azione 57 unità dei vigili del fuoco e anche Canadair inviati da Francia e Grecia

Un momento delle operazioni di spegnimento degli incendi in Sardegna

Un momento delle operazioni di spegnimento degli incendi in Sardegna

Oristano, 26 luglio 2021  - La  Sardegna, e in particolare l'Oristanese, bruciano ancora e sono 1.500 gli sfollati. Intanto la Giunta regionale ha dichiarato già da ieri sera lo stato di emergenza. Il provvedimento è stato preso nel corso della riunione convocata  d'urgenza, dal Presidente della Regione, Christian Solinas.  Lo stesso governatore ha coordinato le operazioni legate dello spegnimento degli incendi dalla sala operativa della Protezione civile e ha poi indetto una riunione straordinaria della Giunta per dichiarare lo stato di calamità aperta ai sindaci di Cuglieri, Sennariolo, Tresnuraghes, Flussio, Modolo, Tinnura, Suni, Santu Lussurgiu, Scano Montiferro, Sagama, Macomer, Arzana e Villagrande. . Le fiamme divorano ettari di terreno da almeno 60 ore. Stamane sono cominciate anche le operazioni di bonifica. I fronti del fuoco sono ancora attivi nell'Oristanese fra Scano Montiferro, dove ieri erano state evacuate oltre 400 persone, e Tresnuraghes. Un numero ancora imprecisato di animali è rimasto ucciso, in un fine settimana fra i più disastrosi che si ricordino in quella parte della  Sardegna. Le immagini arrivate ieri dai luoghi del rogo sono sconvolgenti: greggi carbonizzate, il cielo oscurato dal fumo, fiamme ovunque, a ridosso di case e strade, a illuminare la notte e a tenere svegli interi paesi. Il danno ambientale è' incalcolabile. Il fuoco ha devastato i boschi del Montiferru, fra le zone verdi dell'isola, e aziende agricole e costretto centinaia di uomini e donne, fra sabato e domenica, a lasciare le loro case per precauzione. Non sono ancora potute rientrare un'ottantina di persone: 50 anziani di una casa di riposo di Cuglieri, uno dei Comuni piu' colpiti dalle fiamme, e trenta abitanti di Borore (Nuoro).

Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dagli incendi ancora in corso nell'Oristanese, ma si tratta di un disastro senza precedenti Ventimila ettari di vegetazione distrutti, aziende e case bruciate, bestiame ucciso.  Il presidente Solinas ha chiesto al Governo "un sostegno economico immediato per ristorare i danni e aiutare le comunità colpite a ripartire.  Scriverò al Presidente Draghi, prosegue, per chiedere anche che una quota del PNRR sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione, che rimargini queste terribili ferite".

Il punto

L'incendio divampato a Bonarcado quando il 23 luglio scorso ha preso fuoco un'auto a causa di un incidente stradale  e, sospinto sul bosco dal forte vento di scirocco prima e libeccio poi e poi, è ancora attivo su più fronti.E peoccupa soprattutto le comunità del Marghine e della Planargia. Allerta massima anche nei Comuni perché la rotazione dei venti potrebbe portare l'ingresso del maestrale, facendo nuovamente cambiare direzione alle fiamme andando anche in direzione della statale 131 Carlo Felice che collega Cagliari a Sassari, tra Noragugume, Sindia e Macomer. Uno dei Comuni limitrofi, quello di Sagama, fa sapere alla popolazione che "a causa dell'incendio l'impianto di sollevamento Luzzanas è fermo,pertanto i serbatoi di Flussio, Sagama, Tinnura e Suni sono disalimentati, il servizio idrico è garantito fino ad esaurimento scorte dai serbatoi, dopo si verificheranno disservizi alle utenze". La zona del sollevamento è attualmente irraggiungibile causa incendio, le verifiche sul sollevamento verranno effettuate stamattina. Intanto sono iniziate le operazioni di bonifica e spegnimento degli incendi , le squadre locali dell'antincendio sono state impegnate tutta la notte, mentre stamattina si sono aggiunte le Colonne mobili del Corpo forestale, dell'Agenzia Forestas e della Protezione civile provenienti da Cagliari, Nuoro e Sassari.  All'alba sono decollati gli elicotteri regionali che operano insieme a 5 Canadair che sorvolano in particolare Scano Montiferro e Tresnuraghes, due velivoli Canadair provenienti dalla Francia sono in volo verso la Sardegna, mentre altri due Canadair provenienti dalla Grecia sono atterrati ad Alghero alle 4,30 di stamattina e sono già pronti ad operare sul territorio sardo.   A Tresnuraghes tre squadre dei Vigili del Fuoco hanno operato per tutta la notte mettendo in sicurezza due attività ricettive.

Il fronte del fuoco

Proseguono da parte dei vigili del fuoco nei territori di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Frossio, Sennariolo, Usellus, Porto Albe, Scano di Montiferro e Cabras. Ieri le attività, rese particolarmente difficoltose dal forte vento di scirocco che ha alimentato i roghi, sono state supportate da otto velivoli Canadair, da un elicottero del Reparto volo di Sassari e dagli elicotteri del servizio AIB regionale. Il dispositivo messo in campo dal Corpo nazionale conta dieci squadre a terra, supportate da 5 velivoli Canadair, che dalle 6:15 di stamattina sono operativi sui fronti del fuoco a Scano di Montiferro e a Tresnuraghes. 

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Pompieri schierati

 Al momento stanno già lavorando 57 unità operative a terra, di cui 28 provenienti dai Comandi di Nuoro, Sassari e Cagliari e 29 del locale Comando di Oristano. A Tresnuraghes tre squadre hanno operato per tutta la notte nel contrasto al fronte del fuoco per salvare due strutture turistiche. A Scano di Montiferro il lavoro notturno delle squadre ha permesso di mettere sotto controllo il fronte del fuoco, che nella giornata di ieri aveva causato l'evacuazione di oltre 400 persone.   Ai vigili del fuoco si sono aggiunte le colonne mobili del Corpo forestale regionale, dell'Agenzia Forestas e della Protezione civile, arrivate da Cagliari, Nuoro e Sassari. Sono in volo anche gli elicotteri della flotta regionale, incluso il SuperPuma decollato da Fenosu.

Canadair da Francia e Grecia

Due velivoli canadair, specializzati nello spegnimento degli incendi, provenienti dalla Francia sono in volo verso la Sardegna, mentre altri due canadair provenienti dalla Grecia sono atterrati ad Alghero alle ore 4:30 di stamattina e sono gia pronti ad operare sul territorio sardo.

Nuovo allarme

 È stato pubblicato dalla Protezione Civile regionale un nuovo bollettino di previsione di pericolo incendio per la giornata di oggi, lunedì 26 luglio. La pericolosità, che riguarda tutta la zona dell'Oristanese, il Montiferru, la Planargia e parte del Nuorese, dove sono ancora attive le fiamme dopo 60 ore, è classificate come alta ed è scattato il "preallarme". Codice arancione, ma con attenzione rinforzata, dalla Gallura al Campidano di Cagliari sino al Sulcis. 

La Coldiretti

Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che in  Sardegna, fra l'Oristanese e il Nuorese, hanno devastato negli ultimi due giorni pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli, ucciso animali. La Coldiretti Sardegna parla di "danni incalcolabili all'agricoltura" negli oltre 20 mila ettari percorsi dal fuoco in un fine settimana caratterizzato da temperature con punte di 40 gradi.

Il generale Figliuolo

"Sono vicino alla popolazione della  Sardegna, il mio amico Curcio, con cui mi sento costantemente, sta operando. Sicuramente il capo della Protezione civile sta facendo suo meglio", così il commissario per l'emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo

Il ministro Di Maio

"Da diverse ore una vasta area in provincia di Oristano è in ginocchio a causa di un incendio devastante. Sono centinaia le persone evacuate e l'intera zona, abitazioni comprese, è stata avvolta dalle fiamme e danneggiata. Sono in contatto con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che ha tutto il nostro sostegno. È stato attivato il meccanismo di protezione civile per canadair dall'estero: due sono in arrivo dalla Francia, che ringrazio ufficialmente. Continuiamo a seguire gli sviluppi con grande attenzione. Massima vicinanza alla popolazione locale. Forza Oristano, forza Sardegna!".

Aiuti dalla Liguria

"Immagini terribili - ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti arrivano dalla Sardegna, dove continuano a divampare incendi e centinaia di persone sono sfollate. La Liguria è vicina alla popolazione sarda ed è a disposizione per mandare aiuti ai tanti operatori e volontari che in queste ore stanno lavorando senza sosta per spegnere le fiamme".