Premio Birra Moretti Grand Cru 2018, tra i semifinalisti anche tre giovani chef lombardi

Luca Ferrari de I Fontanili di Gallarate, Davide Marzullo del The Market Place di Como e Simone Tanzi del Materia di Cernobbio

Premio Birra Moretti Grand Cru, la vincitrice del 2017: Solaika Marrocco

Premio Birra Moretti Grand Cru, la vincitrice del 2017: Solaika Marrocco

Milano, 21 ottobre 2018 -  Torna anche quest'anno il Premio Birra Moretti Grand Cru, la più importante piattaforma di talent scouting italiana, nel panorama della ristorazione italiana, per chef under 35, realizzata in collaborazione con Identità Golose. E lo fa con la sua ottava edizione. Dopo una lunga selezione, sono stati scelti i 10 semifinalisti. Si tratta di chef e sous-chef under 35, promosso da Fondazione Birra Moretti. Il progetto ha contribuito a promuovere il ruolo della birra nell’alta ristorazione e a portare innovazione all’intero comparto. Questa iniziativa è nata per promuovere la diffusione della cultura della birra in Italia, valorizzare il talento e offrire una reale possibilità a tanti giovani di mettersi in luce di fronte ad alcuni fra i più importanti chef e sommelier del panorama italiano.

Nicola Dell’Agnolo, restaurant manager e sommelier di Il Luogo di Aimo e Nadia, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e Viviana Varese, chef di Alice Ristorante, hanno esaminato 130 ricette pervenute da altrettanti candidati per trovare i 10 giovani talenti che potranno giocarsi la finale del primo talent culinario italiano, in occasione della fase eliminatoria che si terrà a novembre. È la prima volta che i finalisti si troveranno ad affrontare una eliminatoria, una gara nella gara che offrirà loro una maggiore visibilità e permetterà ai giurati di valutare con ancora più attenzione la preparazione di questi giovani talenti.

Tra i 10 semifinalisti, anche tre lombardi. Luca Ferrari, sous-chef del Ristorante I Fontanili di Gallarate (VA), classe 1995, con “Linguina fresca Grani Antichi, anguilla alla brace, sugo di pollo arrosto, albicocche ed erbe”; Davide Marzullo, sous-chef de partie del Ristorante The Market Place di Como (CO), classe 1996, con "La zucca incontra i Grani Antichi” e Simone Tanzi, chef de partie del Ristorante Materia di Cernobbio (CO), classe 1994, con "Quando è nero è cotto”.

 Gli altri sette sono: Salvatore Avallone, chef del Cetaria Ristorante di Baronissi (SA), classe 1983, con "Baccalà.it”; Fabrizio Gagliardi, sous-chef al La Posta Vecchia Hotel di Palo Laziale - Ladispoli (RM), classe 1989, con “Petto di quaglia, caramello di IPA e le rosse”; Samuele Maio, chef di Salvo Ristorante Cacciatori di Imperia (IM), classe 1992, con “Scelte… di pancia”; Paolo Mautino, sous-chef del Ristorante Nove Giorgio Servetto di  Alassio (SV), classe 1993, con “Pollo beà ma brons”; Giuseppe Milana, chef del Ristorante Umami di Roma, classe 1988, con “Pecora, birra, ostrica e mela”; Giuseppe Torcasio, chef del Ristorante Ex Trappeto di Lamezia Terme (CZ), classe 1995, con "Melanzana, birra, pere, lievito e prezzemolo”; Alberto Francesco Wengert, sous-chef di La Locanda del Borgo di Telese Terme (BN), classe 1987, con "Alici di Cetara affumicate, caviale di colatura, gelèe alla BirraMoretti e meringa di pane croccante”.

Per selezionare i semifinalisti, la giuria è stata guidata da cinque criteri: presentazione, originalità, utilizzo della birra, abbinamento ricetta/birra in accompagnamento e dinamica di realizzazione. In occasione della semifinale, la giuria pluristellata sarà chiamata a selezionare i cinque giovani talenti che si sfideranno nella fase finale che si svolgerà nel 2019, su un palcoscenico internazionale. Per il vincitore finale in palio un premio del valore di 10 mila euroa scelta fra un viaggio per due persone, in ristoranti di cucina d’autore dove potranno confrontarsi con chef pluristellati, in un percorso che arricchirà il loro bagaglio formativo. In alternativa, una fornitura di attrezzature professionali per la cucina. Premi importanti che hanno l’obiettivo di sostenere la crescita professionale di questi giovani chef e che rappresentano un aiuto concreto nel farsi strada nel mondo della ristorazione.

Nel corso di queste otto edizioni sono stati 1.172 gli chef, sous-chef e chef de partie che hanno deciso di mettersi in gioco proponendo una o più ricette con una delle 18 birre della famiglia Birra Moretti in ricettazione e in abbinamento. Un successo che cresce di anno in anno mosso anche dalla popolarità e dai riconoscimenti che i vincitori delle passate edizioni hanno ottenuto.