Olimpiadi Milano-Cortina, Zaia: "Incaricheremo un advisor che governerà la partita"

All’incontro con Attilio Fontana, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina non ha partecipato il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti

Prima riunione Olimpiadi Milano-Cortina

Prima riunione Olimpiadi Milano-Cortina

Milano, 31 luglio 2019 - "Abbiamo deciso di dare incarico a un advisor, che deve ancora essere deciso, per definire costi e benefici, pregi e difetti di spa e fondazione del comitato organizzatore, quindi a breve giro di posta scioglieremo anche il dubbio della formula giuridica e poi decideremo il nome ideale per questo uomo che andrà a governare tutta la partita delle Olimpiadi. Nel giro di qualche settimana si definisce tutto". Così ha riferito il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, dopo la conclusione dell'incontro nella sede del Coni sulle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. "L'assenza del governo alla riunione? Lo sapevo, penso sia stato un segnale di rispetto nei confronti di questo tavolo che è ancora interlocutorio", ha concluso Zaia. Presenti, oltre ai governatori di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia, il numero uno del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò e i sindaci delle due città coinvolte, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina.

Giorgetti avrebbe fatto sapere che in questo momento spetta soltanto agli enti locali il compito di presentare una proposta sul profilo giuridico del futuro comitato organizzatore dell’evento. Per Malagò, invece, è stato Giorgetti a sottrarsi al confronto. "La riunione su Milano-Cortina si doveva svolgere a Palazzo Chigi nello stesso orario ma è stata annullata da Giorgetti e non ne conosco il motivo. Tenendo presente tutti i temi, ci siamo sentiti perché la riunione dovevamo per forza farla. La presenza del sottosegretario non era prevista mentre gli uffici del governo hanno comunicato stamattina a Diana Bianchedi che non sarebbero venuti - è la spiegazione di Malagò  - Riteniamo tutti che sia indispensabile, se non doveroso che la prossima riunione di fine agosto dovrà essere fatta a Palazzo Chigi, o in altre sedi di Milano o Veneto, ma con il governo, perché ci sono tanti elementi che riguardano proprio gli impegni dell'Esecutivo. Tra quesi la Legge Olimpica che dovrà fare da cornice all'architettura di cui stiamo parlando finora". Malagò ha anche annunciato l'icontro con Sabelli: "L'intenzione è fare bene, nei giorni passati ci siamo visti moltissimo". "Non capisco le polemiche, questa è la trattativa più facile che io abbia mai condotto - ha detto Sabelli -, con Giovanni Malagò ho incontri regolari e vi dico che il contratto di servizio con il Coni sarà firmato a giorni. La mia stella polare è la formalizzazione della riforma dello sport".

Alla vigilia del vertice, in audizione davanti alla Commissione del Senato, Malagò aveva lanciato un allarme sulla riforma dello Sport voluta dal governo che toglie al Coni la gestione dei fondi destinati allo sport: "Crea un serissimo problema con il Cio.  Se viene approvata c'è il rischio di sanzioni come la sospensione o il ririto del riconoscimento del Comitato olimpico italiano". Lasciando intendere che c'è il rischio di perdere le Olimpiadi invernali Milano-Cortina appena ottenute.  "In tutta questa situazione, noi non siamo mai stati interpellati e questo è molto grave", ha rilevato Malagò, ricordando la fiducia data dal Cio all’Italia soltanto un mese fa con l’assegnazione dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.

Immediata la risposta di Giorgetti: "Malagò avrà le sue buone ragioni, ma io non penso ci siano questo tipo di problemi. Io sono sempre ottimista: mi sembra un polverone che non ha senso". Il sottosegretario è poi tornato a commentare le parole di Malagò sui problemi che la legge sullo sport potrebbe creare nei rapporti col Cio: "E perché? Voi leggete ed è tutto coerente e conforme al dettato della Carta, non facciamo e non faremo niente di contrario". E ha chiuso con una battuta sul presunto "gelo" tra Governo e Coni: "Gelo? A me sembra che faccia un caldo bestiale...".

"So che l’inizio è sempre faticoso - ha commentato il sindaco di Milano Beppe Sala - c’è sempre un tema ma sono fiducioso. La presenza del governo non sarebbe stata male, ma ci siamo lasciati che a fine agosto ci sarà un’altra riunione anche con la presenza del governo". Sul rischio di perdere i Giochi, Sala ha chiarito: "Non lo so giudicare, ma credo che tutto sia risolvibile: avere Malagò che dialoga con Bach e Bach che dialoga con il governo, come credo stia avvenendo, è una garanzia che una sintesi si troverà". Sulla futura governance del comitato organizzatore, Sala è certo: "Prima di decidere il nome dobbiamo condividere una sorta di job transcription per valutare il profilo migliore, non partire dai nomi". Ma afine mattinata, Malagò ha voluto chiarire: "Milano-Cortina non è a rischio, nessuno lo ha mai detto. Sono considerazioni di altra natura quelle espresse ieri".