Nuovo Dpcm 13 ottobre 2020, cosa cambia e testo Pdf. Fontana: "Provvedimento confuso"

Il governatore lombardo: "Ignorati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l'affollamento dei mezzi pubblici"

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Milano, 13 ottobre 2020 - "Il provvedimento adottato dal governo, nella versione finale, risulta essere confuso, contraddittorio e in molte sue parti inattuabile. Quindi il giudizio, nel suo complesso, non può che essere negativo".  Questo il commento del govrnatore lombardo Attilio Fontana al nuovo Dpcm del 13 ottobre 2020, firmato nella notte dal premier Giuseppe Conte e dal ministro Roberto Speranza, che sarà in vigore per i prossimi trenta giorni (qui il Pdf del nuovo Dpcm). 

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"Nel leggere, finalmente, il Dpcm, prendo atto con rammarico che non vengono affrontati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l'affollamento dei mezzi pubblici, laddove l'inizio delle scuole e la mobilità pubblica si sono rivelati due degli aspetti che più hanno influenzato l'aumento della curva epidemiologica" ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, alla luce della versione finale del Dpcm. "Verifico - ha aggiunto Fontana - che poco o nulla è stato recepito dal confronto tra i governatori dal quale erano emerse numerose osservazioni e richieste di miglioramento".

Già questa mattina il governatore lombardo aveva espresso qualche perplessità: "Il Dpcm, arrivato questa mattina, mi sembra abbastanza conservativo" aveva detto commentando a caldo il decreto del premier Giuseppe Conte con le nuove misure di contrasto al Covid-19. "Mi sembra - ha chiosato il governatore - che non introduca grandissime riduzioni, sostanzialmente più che il Dpcm è il Dl che impone l'uso delle mascherine, la cosa che è più innovativa, per il resto, noi come Regioni non abbiamo avuto nulla da obiettare". 

A chi ha chiesto a Fontana se sono al vaglio misure più restrittive per Milano - che nelle ultime settimane ha fatto registrare un forte incremento dei casi -, il presidente lombardo ha replicato: "Non lo so: è chiaro che sarà una questione che uscirà dalla discussione. Noi pensiamo che già quello che è stato fatto sia per il momento sufficiente, credo che dovranno essere un po' accentuati i controlli".  Secondo Fontana in questo momento il vero problema "sono gli assembramenti, queste movide che stanno portando a contagiare soprattutto i giovani".

Sala: "Soddisfatto del Dpcm"

"Soddisfatto" del Dpcm il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Ma ha aggiunto: "Parto dal presupposto che bisognerà vedere quello che succederà. Nessuno di noi lo sa. Stiamo a vedere se la stretta è sufficiente, io credo che siano state fatte le cose giuste".  "Noi sindaci dei capoluoghi abbiamo parlato con il presidente Fontana e ci ha confermato che dal punto di vista della gestione degli ospedali, nelle terapie intensive e nei reparti Covid tutto è sotto controllo. Ma ci ha fatto vedere i tassi di crescita di alcune province, tra cui Milano, significativi", ha sottolineato Sala. "Ci è stato inoltre detto che quando si dà una stretta poi ci vogliono una quindicina di giorni per vedere i risultati", ha concluso il numero uno di Palazzo Marino.