Ferragosto, storia di una festa antichissima: dall'imperatore Augusto al fascismo

In epoca romana la ricorrenza cadeva nel periodo di riposo dai lavori agricoli, la data del 15 agosto venne stabilita dalla chiesa per farla coincidere con l'Assunzione della Vergine

Milano - La festa di Ferragosto ha un'origine antichissima, che si perde nelle festività pagane pre romane. La metà di agosto era infatti un periodo di riposo e svago dopo la fine dei lavori agricoli ed era radicato nella tradizione dei Consualia, feste dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità.

Il termine Ferragosto deriva invece dall'espressione latina Feriae Augusti, letteralmente "Riposo di Augusto" che indicava una festività voluta dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica (19 agosto), dedicati alla vendemmia; i Nemoralia (13-15 agosto), dedicati alla dea Diana, o appunto i Consualia (21 agosto).

Per il Ferragosto in tutto l'impero romano gli animali da tiro venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori e si organizzavano corse di cavalli, come appunto il "Palio dell'Assunta" che resiste ancora oggi a Siena il 16 agosto. 

In origine la festa collegata alle Feriae Augusti cadeva il 1º agosto: lo spostamento della data venne deciso dlla Chiesa cattolica, per far coincidere la ricorrenza pagana con la festa dell'Assunzione di Maria, il dogma cristiano secondo il quale Maria andò in paradiso sia con l'anima che con il corpo.

La radicata tradizione popolare della gita di Ferragosto si deve invece al ventennio fascista. Le associazioni del dopo-lavoro organizzavano gite in comitiva, utilizzando i Treni popolari speciali, convogli a prezzi super scontati imposti dal regime per le giornate dal 13 al 15 agosto. L'intenzione del regime - oltreché propagandistica - era di offrire la possibilità alle classi sociali più povere di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane.