La carica dei mille dottori, caccia al posto in Lombardia

Ad Assago il test con 1.200 candidati per accedere al corso di formazione. Così la Regione istruisce 476 tirocinanti per sostituire i medici di base

Oltre 1.200 candidati sui banchi ad Assago per sottoporsi al test

Oltre 1.200 candidati sui banchi ad Assago per sottoporsi al test

Assago (Milano), 23 gennaio 2020 - In milleduecento ieri al Forum di Assago, alle porte di Milano, con la speranza di fare il medico di base in Lombardia. Non un esame, né una lezione collettiva. Ma il concorso di ammissione al corso di formazione triennale con cui si spera di colmare il vuoto lasciato dai dottori che vanno in pensione. Un problema che interessa tutta l’Italia, ma colpisce in modo particolare la Lombardia.

Anche per l’edizione 2019-2022, sarà l’Accademia di formazione per il servizio socio-sanitario lombardo di PoliS-Lombardia a occuparsi dell’organizzazione del corso in medicina generale, che formerà 476 tirocinanti, un numero che anno dopo anno cresce notevolmente: si è passati dai 100 del 2017 ai 388 del 2018. Dei 476 posti previsti dal nuovo corso di formazione, 313 andranno a medici assegnatari di borsa di studio nazionale e 163 a medici senza borsa: i nuovi tirocinanti vanno a sommarsi ai 388 formati lo scorso anno. «L’impegno della Regione Lombardia per reclutare e formare nuovi medici di famiglia prosegue incessante: in tre anni abbiamo quadruplicato i posti, passando dai 100 del 2017 ai 476 attuali – rivendicano il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera –. Le precedenti norme nazionali, rigide, miopi e vincolanti hanno determinato una seria e diffusa carenza di personale in tutte le regioni, che ha coinvolto gli specialisti ospedalieri e la medicina del territorio creando la paradossale condizione di non riuscire nemmeno a garantire il turn-over dei pensionamenti. Per la Lombardia, entro quest’anno cesseranno l’attività circa 1.800 medici di medicina generale".

I medici dovranno formarsi per 36 mesi, dedicando 1.600 ore alla teoria e 4.800 al tirocinio pratico. Sono previste tutte le diverse situazioni operative, dalle urgenze alle visite a domicilio, dall’attività ambulatoriale all’assistenza programmata, da quella integrata all’accesso alle strutture specialistiche e ospedaliere. Oltre al contatto e confronto con gli specialisti e all’accesso ai servizi sociosanitari e territoriali. Il percorso formativo teorico-pratico fornirà le conoscenze professionali, cliniche e non, riguardanti le condizioni tipiche della medicina generale, utilizzando principalmente l’esperienza sul campo in situazioni reali. Il tirocinio pratico del corso, infatti, si svolgerà durante la normale attività lavorativa in un ambulatorio di medicina generale, in due turni da sei mesi. "Il training continuo – conclude Gallera – comprendera’ tutte le situazioni operative: urgenze, visite a domicilio, attività ambulatoriale, assistenza programmata, assistenza integrata, accesso alle strutture specialistiche ed ospedaliere, contatto e confronto con gli specialisti, accesso ai servizi sociosanitari e territoriali".