Covid, Bassetti: non chiamiamola ondata, ospedali non toccati

L'esperto del San Martino di Genova: impossibile sapere quando sarà picco dei contagi. Basta ansia da picchi, il virus è mutato ed è più contagioso ma meno grave

Milano - Ieri erano 16.571 i nuovi casi di positività al Covid-19 (numeri "bassi" condizionati anche dal fisiologico calo dei tamponi del week-end) e 59 i decessi registrati in Italia nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai 18 del giorno precedente. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 79.375 e il tasso di positività, domenica pari al 19,1%, è salito al 20,9%. Sul fronte sanitario in aumento di 10 unità i pazienti ricoverati in terapia intensiva, a quota 209. Gli ingressi giornalieri sono stati 23. 4.585 i pazienti ricoverati nei reparti ordinari, 187 in più in 24 ore. La curva dei contagi Covid in Italia è da giorni in ascesa e si preannuncia un ulteriore incremento nei prossimi giorni. 

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova bisogna però inquadrare la situazione. "Non possiamo minimamente paragonare quello che vediamo oggi a quanto abbiamo visto nelle quattro ondate precedenti - ha detto ad Agorà su Rai Tre -. Anzi evitiamo di chiamarla ondata. Le abbiamo chiamate così perché dalla prima alla quarta hanno messo in difficoltà gli ospedali, mentre questa, a livello ospedaliero, non sta dando nessun tipo di interessamento". "Si diceva prima - ha aggiunto - che i mesi caldi portano via il virus, mentre ora vediamo che si è adattato all'ambiente, non solo variando e diventando più contagioso ma anche adattandosi alle temperature".

La variante omicron 4 e 5 è talmente contagiosa che, "se entra in una comunità, che si tratti di famiglia, un congresso o una cena, si contagiano praticamente tutti. Ma chi si contagia ha 3 o 4 giorni di febbre elevata, doloretti diffusi, ci può esser mal di gola o diarrea, ma in 3 o 4 giorni si risolve nel 99%". Mentre in ospedale, "di casi di polmoniti grave come quelli che vediamo fino a 6 mesi fa, non li stiamo vedendo".  Oggi, ha concluso, "vediamo una situazione simile a quella che hanno già vissuto in Sud Africa, Portogallo, Spagna e Germania. Ma lì hanno vissuto in modo maturo quello che stiamo vivendo noi ora". 

"Oggi è impossibile dire quando ci sarà il picco di questo aumento dei contagi. Le previsioni si possono fare con modelli matematici e oggi è presto. Basta ansia da picchi, il virus è mutato ed è più contagioso ma meno grave anche grazie alle conoscenze e alle terapie che oggi abbiamo a disposizione" ha aggiunto all'Adnkronos Salute.  "C'è un aumento dei contagi ma le persone stanno a casa, abbiamo farmaci che si possono usare come i monoclonali e gli antivirali - ha spiegato Bassetti - ma gli ospedali sono al sicuro, guardiamo il virus con occhi diversi. Omicron è profondamente diversa da Delta, anche per il long Covid come ha dimostrato un studio pubblicato su 'Lancet'".