Covid Italia, 53.905 casi e 50 morti: il bollettino del 22 giugno

In Lombardia 9.301 contagi e 2 decessi. A causa del diffondersi di Omicron 5, i casi crescono ormai da due settimane. Secondo gli esperti il picco arriverà a metà luglio

Fonte: Protezione Civile

Fonte: Protezione Civile

I dati sui contagi di Sars-Cov-2, il virus che causa il Covid-19, mostrano un aumento di quasi tutti gli indicatori da oltre due settimane. A causa del diffondersi di Omicron 5, sono tornati a crescere anche i ricoveri. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco “siamo nel mezzo della nuova ondata ed il picco sarà a fine luglio”. Una previsione “plausibile” anche per Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.

Oggi, in Italia, sono 53.905 i nuovi contagi, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono invece 50, in calo rispetto alle 62 di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 246.512 tamponi con il tasso di positività al 21,8 per cento, stabile rispetto al 21,4 per cento di ieri. Sono invece 216 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 10 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 36. I ricoverati nei reparti ordinari sono 4.947, ovvero 144 in più di ieri. 

In Lombadia, invece, si sono registrati 9.301 nuovi casi e 2 nuovi decessi. ISu 100 tamponi fatti in regione, 22 sono risultati positivi. Nelle ultime 24 ore, 37 persone sono state ricoverati, 2 in terapia intensiva. Riguardo alle province, si registrano 3.845 a Milano, 546 a Bergamo, 1.072 a Brescia, 468 a Como, 273 a Cremona, 249 a Lecco, 162 a Lodi, 314 a Mantova, 838 a Monza e Brianza, 421 a Pavia, 86 a Sondrio e 742 a Varese.

Le sotto-varianti Omicron 4 e 5 hanno iniziato a diffondersi due mesi fa e due settimane fa – non ci sono analisi più recenti – avevano rispettivamente una diffusione del 12 e del 24 per cento in Italia. In compenso, oggi Moderna ha annunciato che ad agosto sarà disponibile un nuovo vaccino booster specifico contro la variante Omicron e le sue sotto-varianti.

Secondo i dati dell’Istituto superiore della sanità, il virus sta colpendo su tutto il territorio, anche se provoca maggiori danni tra la popolazione non vaccinata. Rispetto a coloro che sono vaccinati con terza o quarta dose, i non vaccinati finiscono in terapia intensiva 4 volte più spesso e hanno un tasso di morte quasi 7 volte maggiore.