Coronavirus Lombardia: oltre 70mila contagi, calano ancora i ricoveri in terapia intensiva

Il 3 aprile erano quasi 1.400, oggi 790. In aumento i dimessi. Flessione casi a Milano. Fontana: "Dati migliorati ma non ne siamo ancora fuori". In un giorno 200 decessi

Ospedale di Brescia, unità di terapia intensiva (Ansa)

Ospedale di Brescia, unità di terapia intensiva (Ansa)

Milano, 23 aprile 2020 - Crescono di 1.073 i positivi (meno di ieri quando erano 1161) in Regione Lombardia, raggiungendo quota 70.165 dall'inizio emergenza Coronanivirus. I dati emergono dall'analisi di 12.016 tamponi (ne sono stati processati nel complesso 302.715). Duecento i decessi registrati, 12.940 in totale. Si confermano dati positivi sul fronte ricoveri in terapia intensiva: sono 790 (-27 oggi), in costante decrescita. Dopo settimane si è scesi sotto quota 800, confermando il trend in flessione: solo 20 giorni fa, il 3 aprile, il dato si attestava intorno a 1.400. Netto calo anche per i ricoveri non in terapia intensiva, 9192 (-500 in un solo giorno). Aumentano di 1.400 i dimessi, 44.220. "Sono dati positivi ma la situazione non si è risolta - ha commentato Pietro Foroni, assessore lombardo alla Protezione Civile -. La battaglia non è ancora finita, è lunga. Non si può avere atteggiamento leggero o troppo ottimistico". 

Riepilogo di giovedì 21 aprile
Riepilogo di giovedì 21 aprile

I dati delle province

Sono leggermente in calo rispetto a ieri, dove si erano registrati 480 nuovi casi, di cui 161 in città, i contagi a Milano: 277 nell'area metropolitana, 105 in città. Sono 17.277 le persone positive nell'area metropolitana, 7221 in città. A Bergamo e Brescia, i casi rimangono indicativamente stabili o leggermente in aumento: a Bergamo si sono registrati 98 nuovi casi (totale 10.946), mentre ieri il dato parlava di una crescita di 60 casi e l'altroieri di 50. A Brescia, invece, i casi in totali sono arrivati a 12.308 e nelle ultime 24 ore i dati parlano di 130 nuovi casi, mentre ieri erano 100 e l'altroieri 74.  A Cremona sono 101 i nuovi positivi, con il totale che arriva a 5.807; a Como sono invece 83 in più rispetto a ieri (2.764 in totale) e a Pavia +76 (3.874). Poi seguono Monza Brianza (+64), Lodi (+46), Mantova (+45), Sondrio (+44), Varese (+38) e Lecco (+23).

I dati delle province di giovedì 23 aprile
I dati delle province di giovedì 23 aprile

Fontana: "Dati migliorati ma non ne siamo ancora fuori"

"Nonostante questi due mesi, in cui credo di essermi impegnato con tutte le mie forze, poiché voglio troppo bene alla Lombardia e ai lombardi, se potessi tornare indietro mi ricandiderei". E' la convinzione di Attilio Fontana, che ha ribadito: "Mi ricandiderei e cercherei di vincere" anche alle prossime elezioni, ha poi risposto il presidente, ricordando anche la "sofferenza provata per i concittadini che hanno perso la vita e per i loro parenti, e anche per chi si è ammalato". 

Fontana ha anche parlato delle speranze e dei timori per la fase 2: "La paura che, se non ci comportiamo bene, ci possa essere un ritorno del 'bastardo', io ce l'ho sicuramente. E ce l'hanno anche gli esperti. Bisogna essere estremamente cauti, e anche dopo bisognerà rispettare le regole che verranno date". "In questi giorni - ha spiegato il governatore - vedo un aumento della circolazione delle persone. È sbagliato, perché noi stiamo gradualmente migliorando i nostri dati, ma non siamo ancora fuori". Il miglioramento dei dati, ha detto Fontana, "lo dobbiamo ai tanti cittadini che sono stati rispettosi delle regole. Grazie a questi comportamenti virtuosi ne stiamo uscendo, e ne usciremo. Ma ci vuole l'impegno in questa settimana e mezza a rispettare le regole e a non farci prendere dalla troppa euforia. E dopo il 4 maggio ci vorrà gradualità nella riacquisizione della nostra libertà".

La distribuzione di mascherine

L'assessore Foroni ha annunciato che la Regione ha messo a disposizione un altro milione di mascherine agli addetti delle aziende di ristorazione e delle ditte di pulizie operanti negli ospedali lombardi.  A queste si aggiungono 3,5 milioni di 'dispositivi filtranti' consegnati alle 12 province lombarde che, a partire da domani, cominceranno a consegnarle ai Comuni. Di questi, 300.000 sono riservati ai soli Municipi della città di Milano. "Con questi 4,5 milioni siamo arrivati 13 milioni di mascherine. Ricordo infatti che a oggi abbiamo distribuito già 8,5 milioni circa di mascherine attraverso canali diversi", ha detto l'assessore al Territorio e Protezione civile. 

E-commerce, Tar accoglie istanza sindacati

Come reso noto dai sindacati, il Tar della Lombardia ha accolto l'istanza con la quale nei giorni scorsi FILT CGIL, FIT CISL, UILT UIL hanno chiesto l'immediata interruzione delle attività di e-commerce "che le ordinanze di Regione Lombardia avevano nei fatti deregolamentato e reso libere in contrasto con i Decreti del Governo con i quali si sono limitate una serie di attività produttive per contenere la diffusione del Virus". 

Gallera: forse Rsa inidonee a gestire pazienti covid

Nelle Rsa "i controlli ci sono stati", del resto "le Ats avevano il compito di fare la sorveglianza", ma "adesso andiamo a verificare la situazione caso per caso". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, per il quale "è chiaro che forse il modello Rsa è un modello che non aveva le capacità per la gestione dei pazienti Covid. Non dimentichiamo - ha aggiunto - che le Rsa sono enti privati, gestiti da soggetti privati o da fondazioni, quindi soggetti che non avevano capacità di affrontare questi temi". Insomma, ha sottolineato Gallera, si tratta di un "modello che per complessità di questi pazienti non è idoneo". Per quanto riguarda la delibera che dà la possibilità alle rsa di ospitare malati covid, finita al centro delle polemiche, l'assessore ha confermato: "La rifarei per il bene dei miei concittadini. Rispetto alle polemiche che sono sorte dopo, forse era meglio lasciare che 150 persone non trovassero posto in un ospedale, tanto purtroppo i decessi sul territorio sono stati tanti, e io oggi sarei meno sotto le polemiche. Però siccome sono un amministratore con l'unico obiettivo di salvare la vita alla persone, io quella delibera la rifarei".

Da oggi test sierologici in Lombardia

"Oggi in Lombardia partono i test sierologici su quei cittadini che sono stati a casa e che magari non hanno fatto neanche il tampone, ma sono venuti a contatto con il covid" ha ricordato Gallera. "Queste persone  - ha aggiunto - vengono segnalate dai medici di base e li chiameremo per fare questo test. Il nostro test evidenzia gli anticorpi neutralizzati e può scoprire se i suoi anticorpi hanno neutralizzato il virus". I test saranno effettuati in 14 centri prelievi lombardi delle province di Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona. Dal 29 aprile, le analisi vengono estese a tutta la Regione. I centri prelievi attivati si trovano in provincia di Bergamo ad Alzano, Nembro, Albino; in provincia di Brescia a Brescia, Manerbio, Desenzano, Chiari e Montichiari (da venerdì); in provincia di Cremona a Casalmaggiore, Soresina, Cremona e Crema; in provincia di Lodi a Codogno e Lodi.

Fontana: in Lombardia donazioni per oltre 100 milioni

In Lombardia le donazioni per superare gli effetti dell'epidemia di coronavirus hanno superato i 100 milioni di euro. Lo rende noto un post su facebook del presidente della Regione, Attilio Fontana. "Una cifra molto concreta - afferma - raggiunta grazie a donazioni che vanno dai 5 euro ai 10 milioni".