Caldo e siccità: sos animali negli alpeggi tra pascoli ingialliti e acqua nelle cisterne

Tra le zone più colpite Valtellina, Valchiavenna, Bresciano, Bergamasca e Alto Comasco. A rischio, stima Coldiretti, formaggi tipici e salumi

L'alpeggio con mucche al pascolo

L'alpeggio con mucche al pascolo

Milano, 22 luglio 2022 - L'emergenza siccità è arrivata a colpire anche gli alpeggi, con i pascoli che sono sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte a causa della mancanza di pioggia e delle alte temperature.  É quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla situazione in montagna, in riferimento all'ultima ondata di caldo che soffoca l'Italia con le città bollenti in un 2022 che in Italia si classifica nel primo semestre come l'anno più caldo di sempre, con incendi e siccità.  Siccità in Lombardia: "L'acqua per l'agricoltura sta finendo" "Una situazione drammatica sui pascoli in altura che coinvolge dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all'Emilia - sottolinea Coldiretti in una nota - con prati secchi che costringono le greggi a spostarsi sempre più nei boschi, caldo anomalo, con gli animali che rischiano di non avere da bere e in alcuni casi vengono dissetati da rifornimenti di emergenza trasportati con gli elicotteri, con le autobotti e con le cisterne trainate dai trattori, come in provincia di Bergamo. Sempre in Lombardia nel Bresciano sorgenti al minimo storico e pascoli rinsecchiti e autobotti in azione". L'allarme siccità in Lombardia era stato dato nei giorni scorsi a più voci, anche dalla Regione.

Pascoli ingialliti in Valtellina e Valchiavenna

"In sofferenza - continua Coldiretti - anche gli alpeggi tra Alto Lago di Como, Valtellina e Valchiavenna, con erba dei pascoli ingiallita e difficoltà di far abbeverare gli animali con le mucche che stanno producendo tra il 10 e il 20 per cento di latte in meno. Si rischia - avverte l'associazione dei produttori agrozootecnici - un ritorno a valle forzato e anticipato di diverse settimane per la difficoltà di approvvigionamento del fieno necessario per sfamare gli animali". 

La situazione in Veneto e Piemonte

In Veneto, sulle Dolomiti, sull'Altopiano di Asiago, sui Monti Lessini, negli alpeggi in difficoltà per scarsità d'acqua e prati pascoli secchi è scattata la solidarietà fra gli agricoltori per ospitare le mandrie in altura, rimarca Coldiretti.  Scarseggia il foraggio per nutrire gli animali anche nelle alture del Piemonte mentre nei pascoli dove c'è ancora disponibilità di erba, gli allevatori portano vasche di abbeveraggio e tubazioni per l'acqua con il rischio di dover anticipare la chiusura della stagione di alpeggio.  Siccità in Lombardia: "L'acqua per l'agricoltura sta finendo"

Anticipato il secondo taglio del fieno 

La situazione dei pascoli in montagna è molto critica - spiega Coldiretti - e in diverse zone si sta procedendo anticipatamente con il secondo taglio di fieno, per salvare il salvabile visto che dal punto di vista della quantità si sta raccogliendo il 40% del foraggio che invece si sarebbe in una stagione normale e molte aziende sono costrette ad acquistarlo a prezzi altissimi, quando riescono a trovarlo. In Emilia Romagna, nella zona alto appennino parmense fra Valtaro e Valceno oltre i mille metri, da maggio a fine ottobre si effettua il pascolo dei bovini ma a causa della siccità - evidenzia Coldiretti - si è ridotto il foraggio con il rischio di dover portare sui pascoli i balloni di fieno comprati.

A rischio formaggi e salumi

"La mancanza di acqua sta mettendo in crisi un sistema fondamentale per l'agricoltura e l'allevamento in montagna mettendo a rischio - denuncia Coldiretti -, produzioni tipiche, dai formaggi ai salumi. Un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione anche per quei visitatori italiani e stranieri che ogni estate affollano sentieri e boschi, pascoli e malghe alla scoperta della montagna".