Chi è morto nel 2022? Cinema, musica, politica, una Regina e il Papa Emerito

Commozione, ricordi e vite illustri: necrologio per l'anno che sta andando in archivio

Da sinistra, Monica Vitti, Piero Angela, Elisabetta II, David Sassoli e Sinisa Mihajlovic

Da sinistra, Monica Vitti, Piero Angela, Elisabetta II, David Sassoli e Sinisa Mihajlovic

Gli addii eccellenti del 2022. Decine i personaggi famosi scomparsi in questi dodici mesi: attori, sportivi, politici, musicisti, giornalisti, influencer e vipperia varia. Persino una regina. Anzi "la" regina: Elisabetta II, per 70 anni volto della monarchia britannica, è deceduta l'8 settembre di quest'anno, poco dopo i festeggiamenti per il Giubileo di Platino. E' lei, probabilmente, con il papa emerito Benedetto XVI, morto proprio l'ultimo giorno dell'anno, la persona più importante che abbiamo salutato per sempre nell'anno che sta per andare in archivio. La chiusura dell'anno è stata segnata da un altro lutto eccellento: o Rei Pelè, che all'età di 82 anni è andato a giocare con Diego Armando Maradona una partita delle stelle in paradiso.

Cinema

La decima arte ha perso una serie di protagonisti di film di successo o cult, sul set o dietro la macchina da presa. Poco prima di compiere i 97 anni se n'è andata Angela Lansbury, la mitica Signora Fletcher della serie tv "Murder, she wrote" (La signora in giallo), interprete anche di numerose pellicole dagli anni '40. Addio anche alla greca Irene Papas, la Penelope di una splendida riedizione tv dell'Odissea, resa nota dai suoi ruoli in capolavori come Zorbas il greco e I cannoni di Navarone. La Francia piange Jean-Luc Godard, regista fra gli iniziatori della Nouvelle Vague - è del 1960 il rivoluzionario Fino all'ultimo respiro - e successivamente passato a un cinema politico e cerebrale, ma dall'immaginario e dalla messa in scena sempre potente. 

Qualche giorno fa, dopo una vicenda che ha sconfinato anche nelle pagine di cronaca, è scomparso Lando Buzzanca, l'attore reso popolare dalle sue interpretazioni del macho italiano in una raffica di commedie fra gli anni '60 e '70. Addio anche a Kirsty Alley, indimenticata coprotagonista dei film della serie Senti chi parla insieme a John Travolta. Anche Olivia Newton John, altra croce dell'anno, è entrata nella storia della decima musa per un'interpretazione al fianco dell'attore italoamericano: era Sandy in Grease. E' stata portata via da una setticemia di origine batterica, come accertato nelle ultime ore, l'attrice e modella sudafricana Charlbi Dean, protagonista del film Triangle of sadness, vincitore della Palma d'oro 2022. E' scomparso anche l'attore americano Henry Silva, noto in Italia per la sua partecipazione ai lividi polizieschi della trilogia del milieu firmata da Ferdinando Di Leo sulla base dei racconti di Giorgio Scerbanenco. Lutto per Sidney Poitier, ultimo rappresentante della Hollywood dei tempi d'oro e primo afroamericano a ricevere l'Oscar con Indovina chi viene a cena.

Addio a Jean Louis Trintignant, il timido studente francese che accompagna lo spaccone Vittorio Gassman ne Il Sorpasso, a Ray Liotta, sul set di cult fra anni '80 e '90 come Quei bravi ragazzi e Qualcosa di travolgente, alla tormentata Anne Heche (Donnie Brasco, Joker e il reamke di Psycho), morta dopo essersi schiantata contro un muro in auto, a William Hurt, premio Oscar per Il bacio della donna ragno e a Kitten Natividad, esplosiva protagonista degli scanzonati film a luci rosse firmati Russ Meyer. L'Italia saluta per sempre Gianni Cavina, attore-feticcio del regista bolognese Pupi Avati, Camillo Milli, il caratterista che fu il presidente della Longobarda nell'Allenatore nel pallone con Lino Banfi, Carmen Scivittaro della soap Un posto al sole, la splendida Catherine Spaak, francese di nascita ma naturalizzata italiana, musa per molti autori anni '60 e '70 e a Monica Vitti, versatile interprete di ruoli indimenticabili fra commedia e i drammi dell'incomunicabilità di Michelangelo Antonioni, che ha trovato pace dopo una lunga malattia vissuta nel riserbo e nella protezione della famiglia.

Regista versatile, capace di passare dagli splatter movie a I ragazzi del muretto, ci lascia a 83 anni il lucano Ruggero Deodato. Il suo nome rimarrà per sempre legato a Cannibal Holocaust, film finito anche in tribunale per la crudezza e l'estrema violenza di alcune sue scene. Deodato in carriera ha riscosso l'apprezzamento di nomi come Quentin Tarantino e Oliver Stone.

Televisione

Come il grande schermo, anche il piccolo schermo piange i suoi protagonisti scomparsi nel 2022. Lascia un vuoto immenso Piero Angela, divulgatore e giornalista: verrà ricordato per aver portato nelle case degli italiani le grandi scoperte e i progressi della scienza. Ci ha lasciato anche Bruno Arena, il cabarettista che con Max Cavallari compose lo stralunato duo I Fichi d'India. La comicità italiana perde anche Gino Cogliandro, componente del terzetto partenopeo I Trettré. Se n'è andato anche uno dei più popolari illusionisti prestati alla tv, il romano Tony Binarelli. Sono stati volti tv anche la giornalista Donatella Raffai, "inventrice" di uno dei programmi decani della tv italiana, Chi l'ha visto? e David Sassoli, passato dalla conduzione del Tg1 alla presidenza del parlamento europeo.

Musica

Il mondo delle sette note paga un pegno pesante al 2022. Muore una leggenda del rock'n'roll, il "killer" Jerry Lee Lewis, il pianista che contese a Elvis Presley il ruolo di stella assoluta nel genere che ha rivoluzionato la musica contemporanea. In Italia il pop piange Franco Gatti, il popolare "baffo" dei Ricchi e Poveri ma anche Christina Moser, angelo dark dell'elettronica e della new wave tricolore con i Krisma. Aveva un seguito di culto, invece, Brigantony, menestrello trash catanese.

Negli Stati Uniti gli appassionati di soul salutano Lamont Dozier, autore di innumerevoli hit per la Motown in trio con i fratelli Holland. Torniamo alla new wave, stavolta in Gran Bretagna, con la scomparsa di Andy Fletcher, tastierista e fondatore dei Depeche Mode. Se ne va anche il compositore di origine greca Vangelis, che ha portato la musica sinfonica nell'età contemporanea, firmando una serie di indimenticabili colonne sonore. La musica alternativa è in lutto per Taylor Hawkins, batterista con i Foo Fighters, per il carismatico Mark Lanegan, leader degli Screaming Trees e successivamente protagonista di una carriera da cantautore underground che avrebbe meritato maggiore successo, per Terry Hall, cantante con gli Specials, pilastri dello ska revival e in seguito raffinato navigatore nelle acque del pop contemporaneo e per Jet Black, batterista degli Stranglers, fra i nomi di culto della new wave inglese. Non ha cantato e neppure suonato, ma Jordan con il suo make-up e il suo look anticipatore dei tempi rappresenta uno dei volti principali del movimento punk.

Sport

L'anno si chiude con la scomparsa di Pelé, che si è spento in un ospedale di San Paolo dove l'ex calciatore brasiliano pluricampione del mondo era ricoverato da tempo per gravi motivi di salute. Le sue condizioni erano peggiorate da giorni. Nel tardo pomeriggio di giovedì 29 dicembre è arrivata la triste notizia, seguita dai tanti commenti di cordoglio per O Rei, da molti considerato il più grande calciatore di tutti i tempi. 

Di recente abbiamo dato l'addio a Sinisa Mihajlovic, calciatore e allenatore serbo che in Italia ha costruito i successi della sua carriera: ha ceduto dopo una lotta contro la leucemia combattuta con tutte le sue forze. E' stato investito da un'auto durante la sua quotidiana sgambata, invece, l'ex ciclista veneto Davide Rebellin, fra i migliori interpreti del pedale, in particolare nelle classiche del nord. Sempre nel mondo delle due ruote, ci ha lasciato il giorno della vigilia di Natale Vittorio Adorni, vincitore di un Giro d'Italia nel 1965 e di uno storico Mondiale a Imola, sulle strade di casa, nel 1968. E' stato un mito negli anni '70 Antonio Inoki, il wrestler giapponese che ispirò addirittura il cartone animato L'uomo tigre. Nessuna impresa sportiva, ma moltissimi contratti danarosi ha firmato, per conto dei suoi assistiti (Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli su tutti), il procuratore Mino Raiola. E di sport ha scritto con penna sontuosa Gianni Clerici, cantore del tennis e delle sue stelle anche sulle pagine de Il Giorno.

Scomparso prematuramente anche il monzese Pierluigi Frosio, calciatore - Perugia su tutti - e successivamente allenatore. Piede fatato e fegato martoriato da anni di abusi alcolici, se ne va a nemmeno 50 anni l'uruguaiano Fabian O'Neill. Gi è fatale una malattia epatica. Di discendenza irlandese, soprannominato O Mago, in Italia ha indossato le maglie di Cagliari, Juventus e Perugia. Il suo periodo migliore è in Sardegna, dove ha lasciato il ricordo indelebile di giocate sopraffine. 

 

Politica e impresa

Detto della Regina Elisabetta, in Italia un tumore ha sconfitto Roberto Maroni, fondatore della Lega con Umberto Bossi e più volte ministro fra anni '90 e 2000, oltre che governatore e musicista con i suoi Distretto 51. Fu ministro nel primo governo Berlusconi anche il pugliese Antonio Martino, esponente dell'ala liberale di Forza Italia. Presidente del consiglio, segretario Dc, sindaco di Nusco: quanti incarichi ha assunto nella sua lunghissima esperienza politica Ciriaco De Mita, l'intellettuale della Magna Grecia, come lo ebbe a definire con una punta di malizia l'avvocato Agnelli. Flirtò con De Mita dalle pagine di Repubblica, invece, Eugenio Scalfari, gigante del giornalismo, prima con l'Espresso e poi con il quotidiano romano da lui fondato.

Due donne che hanno lasciato il loro marchio nella politica, seppur per ragioni diversi, sono scomparse nel 2022: la centenaria Assunta Almirante, moglie dell'ex segretario del Msi Giorgio Almirante, divenuta simbolo per la destra italiana pre e post sdoganamento berlusconiano e Madeleine Albright, segretario di Stato negli Usa dal 1997 al 2001, prima donna a ricoprire questa carica. Era un avvocato prestato alla politica, invece, Niccolò Ghedini, parlamentare per Forza Italia e difensore in numerosi processi dell'ex premier Silvio Berlusconi, del quale era considerato un fedelissimo.

Fra i grandi personaggi della scena internazionale diciamo addio a Michail Gorbaciov, ultimo segretario del Partito comunista sovietico e "liquidatore" dell'esperienza dell'Urss: a lui si deve la fine della Guerra Fredda. Il suo successore - si fa per dire - Vladimir Putin quest'anno ha dimostrato di preferire una guerra decisamente più calda, con l'aggressione all'Ucraina. E' stato assassinato, invece, l'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe: fatali gli sono stati i colpi di pistola sparati da un folle durante un comizio.

Si può fare politica a colpi di bombe? La questione è annosa e non è certo questa la sede per dirimerla: qui si prende atto della scomparsa di Ayman Al Zawahiri, il medico egiziano che ha guidato fino al suo decesso l'organizzazione terroristica Al Qaeda, succedendo a Osama Bin Laden. Non sarà rimpianto. Più vipperia varia che politica, ma il 2022 è stato anche l'anno della scomparsa di Ivana Trump, già moglie dell'ex presidente degli Usa Donald Trump, quando era solo un magnate foderato di soldi. 

Se ne vanno anche tre imprenditori, dai destini del tutto diversi. L'anno si è aperto con la scomparsa dell'ex numero uno di Parmalat Calisto Tanzi, travolto da uno scandalo giudiziario che - complici le sue manovre - portò allo sbriciolamento dell'azienda e al dissesto per numerosi piccoli azionisti. Ma il 2022 è stato l'ultimo anno sulla terra anche per Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, partito alla conquista del mondo dai Martinitt, e per Alberto Balocco, erede della dinastia di imprenditori dolciari, scomparso tragicamente dopo essere stato colpito da un fulmine. 

Più volte deputato e ministro, con Silvio Berlusconi e Lamberto Dini, anche alla guida del dicastero degli Esteri, Franco Frattini aveva 65 anni. Grande appassionato di sci, gli rende omaggio la Federazione sport invernali. Qualche mese fa era stato insignito del titolo di istruttore ad honorem. 

Arti varie

Il mondo del teatro è in lacrime per Peter Brook, storico regista britannico che con i suoi lavori ha segnato il '900. Era un'artista, era un'intellettuale, era una combattente antimafia, era una donna: se n'è andata la fotografa siciliana Letizia Battaglia. La moda italiana saluta il 98enne Renato Balestra: il suo nome rimarrà per sempre legato a una tinta di blu, da lui utilizzata per i suoi capi. E' scomparso anche il filosofo anarchico Hakim Bey: difficile credesse all'aldilà, nel caso in questo momento sarà nella sua Taz (le zone temporaneamente autonome da lui teorizzate) celeste. 

Non solo il mondo della moda piange infine Vivienne Westwood. La famosa designer inglese, ex enfant terrible della Swingin' London,  è scomparsa a Londra all'età di 81 anni. La stilista era malata da tempo ma non ha mai voluto rendere pubblica la sua malattia. Era nata nel Derbyshire nel 1941, figlia di due operai tessili,  ha segnato la storia del costume facendo diventare di moda lo stile punk e guadagnandosi, al contempo, il titolo di Dama dell'Ordine dell'impero Britannico. In oltre 50 anni di storia del suo marchio, ha usato la passerella come manifesto per i suoi stament politici.

Altri lutti

Molti personaggi sono difficili da incasellare in varie categorie: il 2022 si porta via Amou Haji, eremita iraniano 93enne noto perché - diceva lui - non si sarebbe lavato per 60 anni. Scompare anche l'Indio do Buraco, l'indigeno del buco, ultimo superstite di un'etnia indigena brasiliana massacrata negli anni '80 e '90 da agricoltori e proprietari terrieri: viveva in assoluta solitudine, è stato trovato morto su un'amaca da un guardiacaccia. Sempre dal Brasile veniva Valdir Segato, body builder gonfiatissimo, morto a forza di assumere steroidi e sostanze varie che lo avevano trasformato in una sorta di omino Michelin in carne e ossa. Mette tristezza la traiettoria di Luc Montagnier, passato dal premio Nobel per la Medicina al ruolo di voce del movimento no-vax: in mezzo il sostegno a numerose teorie pseudoscientifiche. In Italia ha suscitato commozione fra i suoi seguaci (compreso Carlo Verdone, che l'aveva voluto in un suo film) la morte di Richard Benson, musicista e pirata dell'etere più sfrontata e rustica. 

Chiudiamo con due ultracentenarie, le cui morti - probabilmente - sono state fra le più serene dell'anno. A Bergamo si è spenta a 112 anni e 18 giorni Angela Tiraboschi, una vita da casalinga nel segno delle buone e sane abitudini alimentari. Più anziana di lei era la giapponese Kane Tanaka, che ha dato l'addio al mondo sulla soglia dei 120 anni. Quando è morta, il 19 aprile 2022, l'ex pasticcera e fioraia aveva 119 anni e 107 giorni. Meglio di lei ha fatto solo la francese Jeanne Calmant, irraggiungibile - per il momento - a 122 anni e 164 giorni.