Cremonese, Agazzi ha detto basta: "Prima la salute"

Risoluzione consensuale del contratto

Micheal Agazzi durante il match contro la Lazio (Ansa)

Micheal Agazzi durante il match contro la Lazio (Ansa)

Cremona, 16 maggio 2002 - Si è verificato alla Cremonese il primo caso di quella che si potrebbe definire “risoluzione contrattuale per Coronavirus”. In effetti il portiere Michael Agazzi ha comunicato alla società grigiorossa la sua intenzione di interrompere il rapporto lavorativo per i dubbi legati all’effettiva possibilità di riprendere in assoluta sicurezza. La società di via Postumia è venuta incontro alle esigenze manifestate dal suo tesserato ed ha ufficializzato la risoluzione consensuale: “L’atto è motivato esclusivamente – si legge tra l’altro nel comunicato del sodalizio grigiorosso – dalla precisa volontà del calciatore di interrompere il rapporto per ragioni strettamente personali. L’US Cremonese ringrazia sentitamente Michael per la professionalità dimostrata sul campo e nel lavoro quotidiano durante la sua esperienza in grigiorosso e per il senso di responsabilità racchiuso nella scelta di concludere anticipatamente il rapporto di lavoro in seguito alle proprie scelte di vita”.

Scelte che l’estremo difensore che il 3 luglio compirà 36 anni ha spiegato attraverso i canali ufficiali della Cremonese: “La mia è una decisione sofferta, ma ponderata. Mi sono reso conto che nella situazione che si è venuta a creare il mio amato calcio è passato in secondo piano. Credo che le società di calcio, pur facendo il massimo sforzo per consentire ai propri calciatori di lavorare in totale sicurezza, non riescano a garantire al 100% la tutela della loro salute e questo mi spaventa. Vedo inoltre che all’orizzonte starebbe per profilarsi un lungo periodo di ritiro al quale risponderei no! Negli ultimi anni, pensando al futuro, ho cercato di mettere in cima alle mie priorità la mia famiglia e, di conseguenza, le mie scelte sono state funzionali ad essa”.

Agazzi, che ha ribadito di avere preso questa scelta sia per la sua coerenza che per il rispetto dovuto a chi lo “ha onorato come persona e come atleta” sin dal suo arrivo a Cremona, ha così posto fine alla sua avventura in grigiorosso che era iniziata nel novembre del 2018 per colmare il vuoto lasciato dal grave infortunio di Boris Radunovic e difendere la porta cremonese insieme a Nicola Ravaglia. Per lui all’ombra del Torrazzo una positiva prima stagione con 12 presenze che hanno contribuito alla salvezza della squadra allenata da Massimo Rastelli e un apporto altrettanto “rassicurante” sino al serio infortunio patito in Coppa Italia con la Lazio in questo secondo anno, tristemente interrotto dall’emergenza sanitaria.

Adesso per lui, come per la Cremonese è il momento di prendere due strade diverse e cercare di definire il futuro. Un domani che in casa grigiorossa potrebbe avere anche le sembianze di Francesco De Marco, terzino sinistro classe 2003, che è già diventato titolare fisso del Cassino (serie D) e che a suon di prestazioni sta richiamando l’attenzione generale. Molte società di categorie superiori si sono segnate il suo nome nell’agenda e tra queste c’è pure il sodalizio grigiorosso, che pare in prima fila nella rincorsa al talentino messo in bella mostra dalla squadra laziale.