Manager di Soncino morto in Turchia, eseguita l'autopsia: profondo solco in testa

Previsti ulteriori accertamenti per stabilire l'origine e le cause di quella lesione

Alessandro Fiori a Istanbul

Alessandro Fiori a Istanbul

Soncino (Cremona), 5 aprile 2018 - Alessandro Fiori, il manager di 33 anni di Soncino  partito il 12 marzo per Istanbul dove aveva programmato di restare un paio di giorni e trovato cadavere lo scorso 28 marzo, potrebbe essere morto a causa di un profondo solco, come di un fendente, individuato nella parte posteriore della testa, di cui andranno chiarite origine e cause con esami più approfonditi.

È uno dei primissimi esiti dell'autopsia che è stata effettuata oggi all'Istituto di Medicina legale di Milano dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo. A disporre l'esame autoptico è stata la Procura di Milano su delega di quella di Roma, che è titolare dell'indagine sulla morte del giovane. La salma, lo scorso 31 marzo, era arrivata in Italia dalla Turchia, dove era stata già effettuata un'autopsia. Fiori era giunto il 12 marzo a Istanbul e si sarebbe dovuto trattenere in città un paio di giorni per una breve vacanza per poi rientrare in Italia. Dal 14 marzo non si sapeva più niente di lui. Il suo cadavere è stato visto la sera del 28 marzo da alcuni passanti che hanno informato la polizia turca. Era in riva al mare, nella zona di Sarayburnunei, vicino al palazzo di Topkapi, con il cranio fracassato.

I medici legali milanesi hanno preso contatto con i loro colleghi turchi che avevano già fatto analisi sul cadavere. La nuova autopsia di oggi confermerebbe, da quanto si è saputo, che il 33enne ha subìto un colpo nella parte posteriore della testa che ha lasciato un profondo solco, ma gli ulteriori accertamenti che proseguiranno nei prossimi giorni dovranno cercare di stabilire l'origine e le cause di quella lesione.