Stalker in aula. Sfilano i testi: "Lei minacciata"

Il periodo di convivenza è stato una sorta di isolamento forzato sociale. L’ex le aveva tagliato i ponti con il...

Stalker in aula. Sfilano i testi: "Lei minacciata"

Stalker in aula. Sfilano i testi: "Lei minacciata"

Il periodo di convivenza è stato una sorta di isolamento forzato sociale. L’ex le aveva tagliato i ponti con il mondo esterno, anche con i suoi genitori. Per due anni, dal 2018 al 2020, ha subito vessazioni e "una vita familiare caratterizzata dalla paura, dalla violenza e dalla prepotenza". Fino a quando la presunta vittima dei maltrattamenti ha lasciato il compagno tornando a vivere dai propri genitori, fuori dalla Bergamasca, con il loro bambino piccolo. L’uomo è finito a processo per maltrattamenti (che sarebbero avvenuti a Bergamo, durante il periodo di convivenza) e atti persecutori. Ieri in udienza la testimonianza dell’amica della vittima, davanti al collegio presieduto dal giudice Donatella Nava.

Non era invece presente l’imputato, che nel dicembre del 2021 aveva dato la sua versione dei fatti alla Polizia Giudiziaria, affermando di voler contestare "ogni singola accusa" nei suoi confronti. La testimone ha raccontato che l’imputato denigrasse la compagna accusandola di lavorare poco e di non essere alla sua altezza. L’avrebbe anche costretta a guidare – nonostante a lei non piacesse - per non prendere i mezzi pubblici. Per telefonare lei doveva uscire sul balcone perché in casa c’erano le telecamere e temeva di essere controllata. Mentre se lui chiamava e lei non rispondeva subito scoppiavano discussioni. L’allontanamento non ha placato l’uomo che, anzi, oltre a comportamenti molesti aveva minacciato persino di fare del male al loro figlio. È successo infatti che una volta, ottobre 2020, il bambino si trovava con lui durante il giorno prestabilito per incontrarlo. L’ex lo aveva chiamato per dire a che ora lo avrebbe riportato a casa. Ma lui le aveva risposto con frasi minacciose arrivando addirittura a ipotizzare di non farle più vedere il figlio, "nè tu e nemmeno i tuoi famigliari".

F.D.