L’economia riaccende il Lario Ma brilla solo il ramo comasco

Il numero delle imprese segna +400 in un anno tra le due province. Lecco però ne conta appena 15

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di Roberto Canali

In ripresa, soprattutto grazie al turismo, l’economia del Lario, dove in un anno è cresciuto il numero delle imprese, +400, ma con una netta differenza tra i due rami del lago. Se a Como la crescita è consistente, +385 nuove iscrizioni stando agli elenchi della Camera di Commercio, con un aumento dello 0,8% nettamente più alto del resto della Lombardia (+0,2%), il ramo di Lecco batte la fiacca, con appena 15 nuove attività e un tasso di crescita dello 0,1%.

Le imprese lariane nate tra gennaio e giugno sono state 2.408 (rispettivamente 1.633 a Como e 775), con un calo dell’1,4% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (Como -0,9%, Lecco -2,4%, Lombardia +0,3%, Italia -4,2%); le chiusure sono state 2.086 (di cui 1.315 a Como e 771 a Lecco), in crescita del 3,3%. Il saldo delle nuove imprese registrate è positivo: +317 a Como e +12 a Lecco, pari a +0,4% (rispettivamente +0,7% e +0,05%, a fronte del +0,6% regionale e del +0,1% nazionale). In aumento le società di capitale (+2,8%) e le imprese individuali (+0,6%), mentre sono in calo le società di persone e le altre forme (rispettivamente -2,4% e -2,7%).

A fine giugno 2022 il 22% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.320 aziende), il 17,5% nelle costruzioni (12.980), l’11,4% nei servizi finanziari, assicurativi e immobiliari (8.439). Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como nel metalmeccanico (9,2% contro 4,9%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (22,8% contro 21,5%).

A Como hanno un peso maggiore le imprese del tessile-abbigliamento (2,8% contro l’1,2% di Lecco), del legno, carta e arredo (2,9% contro 1,4%), degli altri servizi (9,2% contro 8,2%) e del turismo e ristorazione (8,7% contro 8%). Sul piano tendenziale, nell’area lariana, tra le attività manifatturiere solo le costruzioni evidenziano una crescita del numero di imprese registrate (+1,5%, pari a +196 aziende).

In calo le aziende del settore metalmeccanico, legno, carta e arredo e altro manifatturiero (rispettivamente -1,5%, -2,7% e -1,9%, pari a -72, -51 e -28 unità).

Tra le attività del manifatturiero crescono solo i numeri delle imprese artigiane registrate nelle costruzioni (+1,6%, pari a +149 aziende), in flessione invece il settore legno, carta e arredo, metalmeccanico e altro manifatturiero (rispettivamente -3,3%, -1,5% e -1,9%, ovvero -39, -38 e -17 unità).