Erba, presidio dell'Anpi contro l'intitolazione di una via al podestà Airoldi

"Non è nostra intenzione mettere in discussione i meriti culturali e artistici dell’Airoldi, tuttavia non possiamo assolutamente tacere sul suo passato"

Il sindaco Veronica Airoldi

Il sindaco Veronica Airoldi

Erba (Como), 13 luglio 2019 - I meriti culturali sono una cosa, l’adesione al fascismo, fino alla carica di podestà, un’altra. Sta sollevando un polverone a Palazzo Majnoni a Erba la mozione dei gruppi consiliari di maggioranza (Forza Italia, Lega, Il buonsenso Erba e Veronica Airoldi sindaco per Erba) che chiede di intitolare il primo tratto di via Crotto Rosa ad Alberto Airoldi. «Non è nostra intenzione mettere in discussione i meriti culturali e artistici dell’Airoldi, tuttavia non possiamo assolutamente tacere sul suo passato di convinto sostenitore del fascismo fino ad arrivare a ricoprire incarichi importanti nel locale partito fascista e nella guida della città di Erba con la carica di podestà. A nostro avviso non è sufficiente esibire meriti culturali per cancellare una macchia indelebile come la complicità attiva nel regime fascista», fa sapere L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Territorio Erbese Sez. “Luigi Conti” Monguzzo che ha organizzato un presidio lunedì 15 luglio alle 20 davanti al Comune di Erba proprio durante il Consiglio comunale in cui verrà discussa la mozione. «La cosa più preoccupante, dopo settantacinque anni, è il tentativo di cancellare la memoria, il tentativo sistematico di ridurre sullo stesso piano fascismo e antifascismo confondendo il tutto in un indistinto passato. Non sfugge infatti la mossa meschina di intitolare una via ad un fascista e un’altra ad un partigiano, quasi un pari e patta tra l’Airoldi e Mons. Pirovano».