Il Lumezzane vuole la serie C, ricorrerà al Tar del Lazio

La società rossoblu ha deciso di percorrere la via legale per ritrovare il suo posto tra i professionisti e si appresta a ricorrere alla giustizia amministrativa

Il presidente Cavagna ha deciso di iniziare una lunga battaglia legale per tornare in C

Il presidente Cavagna ha deciso di iniziare una lunga battaglia legale per tornare in C

Lumezzane (Brescia), 7 agosto 2017 - Il Lumezzane ha deciso di giocare il tutto per tutto per rimanere attaccato alla serie C. La società rossoblu ha ufficializzato di "avere dato mandato questa mattina all'avvocato Gianmaria Daminato di proporre ricorso al TAR del Lazio. La società ha ritenuto di rivolgersi alla giustizia ordinaria in relazione all'omessa pronuncia del consiglio federale della Figc del 4 agosto in ordine all'istanza di riammissione al campionato di serie C per la stagione sportiva 2017/2018". Uno scarno comunicato che, comunque, fa entrare nel vivo la strategia scelta dal presidente Renzo Cavagna per cercare di mantenere la sua formazione, attualmente iscritta al Campionato di serie D, tra i professionisti nonostante la decisione maturata venerdì scorso ("caldeggiata" in primis dal presidente Tavecchio) di far scendere l'ex Lega Pro a cinquantasei squadre. "Siamo pronti ad iniziare una lunga battaglia legale - è la conferma dello stesso Cavagna - e lo faremo in tutte le sedi opportune, dal Tar del Lazio alla Corte Europea, fino all'Uefa e allo stesso Infantino, se necessario. Vogliamo bloccare l'inizio del Campionato e riportare, da subito, la serie C a sessanta squadre. Giovedì verranno compilati i calendari, ma non saranno più validi, li dovranno rifare. Entro due giorni il nostro legale presenterà il ricorso, di certo non seguiremo l'iter tradizionale, vogliamo bloccare l'inizio dei campionati. Presenteremo anche - continua il presidente Cavagna - un attestato di graduatoria che la Figc ci ha dato e che diceva che noi eravamo i primi da riammettere in serie C. Abbiamo già fatto conoscere la nostra documentazione alle istituzioni e alla Covisoc. La prima battaglia è andata male, ma noi non molliamo e non lo faremo fino a quando non avremo raggiunto il nostro obiettivo".