Calcio femminile, il Brescia per sopravvivere è costretto a vestirsi di rossonero

Il presidente Cesari ha ribadito che da solo non può più portare avanti la favola ultratrentennale delle Leonesse

Il massimo dirigente bresciano è sempre più vicino ad alzare bandiera bianca

Il massimo dirigente bresciano è sempre più vicino ad alzare bandiera bianca

Brescia, 4 giugno 2018 - Per gli inguaribili ottimisti e per i tifosi più affezionati in fondo al tunnel c'è ancora una flebile luce. La realtà, però, è che, salvo colpi di scena più o meno clamorosi, il Brescia non sarà al via del prossimo Campionato femminile di serie A e che una splendida favola durata oltre trent'anni si chiuderà con il passaggio del diritto sportivo al Milan. L'accordo tra le due società, anche se non annunciato ufficialmente, può essere definito ormai virtuale e sembra l'unica strada percorribile per assicurare per lo meno un futuro a tutto quello che è stato costruito in questi anni che hanno condotto il calcio femminile biancazzurro dalle sfide dell'Oratorio di Capriolo ai grandi match della Champions League.

Il presidente Giuseppe Cesari non vorrebbe assolutamente privarsi della sua "creatura" e sta lottando (come un leone) per cercare di trovare nuove soluzioni, ma i giorni passano senza che giungano nuove proposte nella sede della sua società: "E' chiaro che anche solo l'idea di porre fine a questa avventura mi fa stare male - è la sua ammissione - Nello stesso tempo non posso fare altro che ribadire che non sono più in grado di proseguire da solo. Ho bussato a tantissime porte, ma, per il momento, nessuno si è degnato di aprire. La trattativa con il Milan esiste ed è in corso in questi giorni. La società rossonera (per riflettere anche sulla possibile sanzione dell'Uefa che cancellerebbe la prossima avventura in Champions League meritata dalla Leonesse e della quale, invece, potrebbe usufruire la Fiorentina - ndr) sta facendo le sue valutazioni e io poi farò le mie. A questo punto non dipende più solo da me. Mi rincresce ribadire che finora non si è fatto avanti nessuno per aiutare la nostra società o per cercare di rilevarla. Stando così le cose, le soluzioni in vista non sono molte...".

I tantissimi tifosi che in questi anni hanno sognato e gioito con le Leonesse, però, non si vogliono arrendere. Si sono mobilitati sui social ed hanno fatto sentire il loro sostegno al sodalizio guidato da Giuseppe Cesari. Una vicinanza sicuramente gradita, ma che, almeno per il momento, non è bastata per cambiare le carte in tavola ed assicurare al Brescia la possibilità di proseguire nel suo cammino vincente (due scudetti, tre Coppe Italia e quattro Supercoppe) senza doversi per forza vestire di rossonero.