Infermiera bresciana uccisa a Manchester, uno solo dei fermati è accusato di omicidio

Il padre della giovane, convocato dall'ambasciata italiana a Londra, pensa che "Lala sia stata uccisa per soldi".

Lala Kamara

Lala Kamara

Calcinato (Brescia), 13 marzo 2019 -  Solo uno dei due giovani senegalesi arrestati in Inghilterra per la morte di Lala Kamara, 26enne residente a Calcinato ( Brescia) uccisa a Manchester sabato sera, comparirà davanti ai giudici inglesi per omicidio. Alla sbarra c'è M.D., 22 anni ad agosto. Uno dei due fermati è parente di una coinquilina di Lala.  Intanto il padre della giovane, convocato dall'ambasciata italiana a Londra, pensa che "Lala sia stata uccisa per soldi".

Cresciuta nel Bresciano e cittadina italiana – aveva 4 anni quando la famiglia aveva lasciato il Senegal - Lala aveva studiato all’istituto Bazoli-Polo di Desenzano e poi aveva vissuto con i parenti prima a Lonato e poi a Calcinato. Da tre anni aveva fatto le valigie per l’Inghilterra, dove aveva iniziato a lavorare come baby-sitter e come cameriera al Mac Donald e in contemporanea studiava per avere l’abilitazione da «nurse». Aveva appena iniziato un nuovo lavoro ed era entusiasta di avercela fatta. Da qualche tempo frequentava un uomo.