Spaccio di droga: undici arresti in Val Camonica

Tra le persone finite nei guai una nota coppia di pusher di Darfo Boario Terme, più volte salita alla ribalta delle cronache negli ultimi mesi

Parte del materiale sequestrato dai carabinieri di Breno

Parte del materiale sequestrato dai carabinieri di Breno

Breno (Brescia) - Undici arrestati: otto italiani e tre albanesi tra cui una ormai nota alle cronache coppia di pusher di Darfo più volte fermata nel corso degli ultimi mesi e ciononostante determinata nei propri piani delinquenziali, armi clandestine sequestrate, 100mila euro falsi tolti dal mercato e un ingente quantitativo di cocaina. Questo il bilancio dell’operazione Malocu, messa in atto questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Breno, che da oltre un anno indagavano su un imponente giro di spaccio ai cui vertici erano tre cittadini albanesi di 47, 38 e 31 anni, rispettivamente residenti a Cazzago San Martino, Rudiano e Iseo, che facevano giungere la droga in valle, avvalendosi della collaborazione di tre connazionali, nessuno dei quali residente in Italia.

Tre venditori smerciavano cocaina nel territorio della Valcamonica, ove i referenti dello spaccio erano invece i due conviventi, pregiudicati, residenti a Darfo Boario Terme e già finiti al centro di altre indagini antidroga nel corso degli ultimi due anni, oltre a un giovane operaio residente a Corteno Golgi, punto di riferimento nel territorio dell’alta valle. In particolare la coppia era già stata arrestata pochi mesi fa nel corso dell’operazione Lucignolo, sempre condotta dai carabinieri di Breno, coordinati dal comandante Filiberto Rosano. Nel 2020 erano stati messi in manette entrambi con anche il figlio di lei.

I loro clienti, nonostante le loro vicissitudini giudiziarie, erano numerosi. A lui, 57 anni, il provvedimento è stato notificato nel carcere di Opera. Lei, che era ai domiciliari, 48 anni, è stata portata a Verziano.. Tra i loro principali acquirenti è stato individuato un panettiere 27enne, già noto, che si riforniva di discreti quantitativi di coca che poi rivendeva al dettaglio a numerosi tossicodipendenti residenti tra Malonno e Ponte di Legno, nell’alta Valcamonica. Nove persone sono in carcere. Due sono ai domiciliari: un uomo del trentino e uno della bassa bresciana. Sono anche stati effettuati due arresti in flagranza di reato.